Il rinvio a luglio dell’emissione delle bollette significa incassare a settembre se non a ottobre, lasciando per 10 mesi le imprese senza le risorse economiche necessarie a sostenere i costi del servizio pubblico essenziale d’igiene urbana e gestione dei rifiuti.
Federambiente ribadisce che la Tares non è la soluzione preferibile a supporto dello sviluppo industriale della gestione dei rifiuti in Italia e che è di gran lunga preferibile un sistema finanziario di tipo tariffario. La Tares è un tributo amministrativo istituito non solo per la copertura dei costi della gestione dei rifiuti ma soprattutto volto a prelevare dai contribuenti le risorse economiche per pagare attività e servizi degli enti locali prima pagate dai trasferimenti dello Stato ai Comuni. In conclusione, se la Tares è ormai da applicarsi, almeno ne sia garantita un’applicazione che consenta agli operatori, pubblici e privati, di produrre i servizi senza interruzioni e danni.