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Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge che proroga le missioni internazionali delle Forze Armate e di polizia e le iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione.

Missioni internazionali delle Forze armate e di polizia
Sono autorizzate, a decorrere dal 1° gennaio 2014 e fino al 30 giugno 2014, le seguenti spese:

 euro 235.156.497 per la proroga della partecipazione di personale militare alle missioni in Afghanistan, denominate International Security Assistance Force(ISAF) ed EUPOL AFGHANISTAN;

euro 9.056.445 per la proroga dell’impiego di personale militare negli Emirati Arabi Uniti, in Bahrain, in Qatar e a Tampa per esigenze connesse con le missioni in Afghanistan;
euro 81.523.934 per la proroga della partecipazione del contingente militare italiano alla missione delle Nazioni Unite in Libano, denominata United Nations Interim Force in Lebanon(UNIFIL), compreso l’impiego di unità navali nella UNIFIL Maritime Task Force, e per l’impiego di personale militare in attività di addestramento delle forze armate libanesi;
euro 40.761.553 per la proroga della partecipazione di personale militare alle missioni nei Balcani, di seguito elencate: a) Multinational Specialized Unit(MSU), European Union Rule of Law Mission in Kosovo(EULEX Kosovo), Security Force Training Plan in Kosovo; b)Joint Enterprise;
euro 136.667 per la proroga della partecipazione di personale militare alla missione dell’Unione europea in Bosnia-Erzegovina, denominata ALTHEA, nel cui ambito opera la missione denominata Integrated Police Unit(IPU);
euro 8.722.998 per la proroga della partecipazione di personale militare alla missione nel Mediterraneo denominata Active Endeavour;
euro 1.216.652 per la proroga della partecipazione di personale militare alla missione denominataTemporary International Presence in Hebron(TIPH2) e per l’impiego di personale militare in attività di addestramento delle forze di sicurezza palestinesi;
euro 60.105 per la proroga della partecipazione di personale militare alla missione dell’Unione europea di assistenza alle frontiere per il valico di Rafah, denominata European Union Border Assistance Mission in Rafah(EUBAM Rafah);
euro 131.738 per la proroga della partecipazione di personale militare alla missione delle Nazioni Unite denominata United Nations Peacekeeping Force in Cyprus (UNFICYP);
euro 25.124.097 per la proroga della partecipazione di personale militare all’operazione militare dell’Unione europea denominata Atalanta e all’operazione della NATO denominata Ocean Shield per il contrasto della pirateria,
euro 7.062.139 per la proroga della partecipazione di personale militare alle missioni dell’Unione europea denominate EUTM Somalia e EUCAP Nestor, nonché nell’ambito delle ulteriori iniziative dell’Unione europea per la Regionalmaritimecapacity building nel Corno d’Africa e nell’Oceano indiano occidentale e per l’impiego di personale militare in attività di addestramento delle forze di polizia somale;
euro 5.118.845 per la proroga della partecipazione di personale militare alla missione dell’Unione europea in Libia, denominata European Union Border Assistance Mission in Libya (EUBAM Libya), e dell’impiego di personale militare in attività di assistenza, supporto e formazione in Libia;
euro 185.495 per la proroga della partecipazione di personale militare alla missione di vigilanza dell’Unione europea in Georgia, denominata EUMM Georgia;
euro 1.337.010 per la proroga della partecipazione di personale militare alla missione delle Nazioni Unite in Mali, denominata United Nations ultidimensional Integrated Stabilization Mission in Mali (MINUSMA), e alle missioni dell’Unione europea denominate EUCAP Sahel Niger ed EUTM Mali;
euro 117.163.246 per la stipulazione dei contratti di assicurazione e di trasporto e per la realizzazione di infrastrutture, relativi alle missioni internazionali di cui al presente decreto;
al fine di sopperire a esigenze di prima necessità della popolazione locale, compreso il ripristino dei servizi essenziali, è autorizzata la spesa complessiva di euro 3.085.000 per interventi urgenti o acquisti e lavori da eseguire in economia, anche in deroga alle disposizioni di contabilità generale dello Stato, disposti nei casi di necessità e urgenza dai comandanti dei contingenti militari che partecipano alle missioni internazionali di cui al presente decreto, entro il limite di euro 1.200.000 in Afghanistan, euro 1.600.000 in Libano, euro 20.000 nei Balcani, euro 65.000 nel Corno d’Africa, euro 100.000 in Libia, euro 100.000 in Somalia;
euro 2.955.665 per la prosecuzione dei programmi di cooperazione delle Forze di polizia italiane in Albania e nei Paesi dell’area balcanica;
euro 721.660 per la proroga della partecipazione di personale della Polizia di Stato alla missione dell’Unione europea denominata European Union Rule of Law Mission in Kosovo (EULEX Kosovo) e di euro 61.490 per la proroga della partecipazione di personale della Polizia di Stato alla missione delle Nazioni Unite denominata United Nations Mission in Kosovo (UNMIK);
euro 63.240 per la proroga della partecipazione di personale della Polizia di Stato alla missione dell’Unione europea in Palestina, denominata European Union Police Mission for the Palestinian Territories (EUPOL COPPS);
euro 132.380 per la proroga della partecipazione di personale della Polizia di Stato alla missione dell’Unione europea in Libia, denominata European Union Border Assistance Mission in Libya (EUBAM Libya);
euro 3.604.700 per la proroga della partecipazione di personale del Corpo della guardia di finanza alla missione in Libia, per garantire la manutenzione ordinaria delle unità navali cedute dal Governo italiano al Governo libico e per lo svolgimento di attività addestrativa del personale della Guardia costiera libica, in esecuzione degli accordi di cooperazione tra il Governo italiano e il Governo libico per fronteggiare il fenomeno dell’immigrazione clandestina e della tratta degli esseri umani;
euro 7.000.000 per il mantenimento del dispositivo info-operativo dell’Agenzia informazioni e sicurezza esterna (AISE) a protezione del personale delle Forze armate impiegato nelle missioni internazionali, in attuazione delle missioni affidate all’AISE;
euro 352.579 per l’impiego di personale appartenente al Corpo militare volontario e al Corpo delle infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana per le esigenze di supporto sanitario delle missioni internazionali in Afghanistan e negli Emirati Arabi Uniti.

Il Ministero della Difesa è autorizzato, per l’anno 2014, a effettuare le seguenti cessioni a titolo gratuito:
a) alle Forze armate somale: n. 50 veicoli tipo ACM80, effetti di vestiario ed equipaggiamento. Per le finalità di cui alla presente lettera, è autorizzata la spesa di euro 805.000;
b) alla Repubblica Islamica dell’Afghanistan: materiali e attrezzature costituenti un sistema di monitoraggio meteonivologico;
c) al Regno Hascemita di Giordania: n. 2 veicoli VBL PUMA;
d) alla Repubblica tunisina: n. 25 giubbetti antiproiettile.

Iniziative di cooperazione allo sviluppo

Sono autorizzate, a decorrere dal 1° gennaio 2014 e fino al 30 giugno 2014, le seguenti spese:

euro 34.700.000 per iniziative di cooperazione volte a migliorare le condizioni di vita della popolazione e dei rifugiati, nonché a sostenere la ricostruzione civile in favore di Afghanistan, Iraq, Libia, Mali, Myanmar, Pakistan, Siria, Somalia, Sudan, Sud Sudane Paesi ad essi limitrofi;
euro 700.000 per la realizzazione di programmi integrati di sminamento umanitario;

Sostegno ai processi di ricostruzione, di pace e di stabilizzazione

Sono autorizzate a decorrere dal 1° gennaio 2014 e fino al 30 giugno 2014, le seguenti spese:

euro 1.110.160 per interventi volti a sostenere i processi di stabilizzazione nei Paesi in situazione di fragilità, di conflitto o post-conflitto;
euro 2.000.000 per iniziative a sostegno dei processi di pace e di rafforzamento della sicurezza in Africa sub-sahariana e in America centrale;
euro 800.000 per la partecipazione finanziaria italiana ai fondi fiduciari delle Nazioni Unite e della NATO, nonché per contributi allo UN Staff college di Torino, all’Unione per il Mediterraneo e al segretariato dello IAI;
euro 2.618.406 per assicurare la partecipazione italiana alle iniziative PESC-PSDC e a quelle dell’OSCE e di altre organizzazioni internazionali;
euro 12.742.128 per interventi operativi di emergenza e di sicurezza destinati alla tutela dei cittadini e degli interessi italiani all’estero;
euro 11.500.000 per il finanziamento un fondo che tra le altre cose assicurare al personale del Ministero degli affari esteri in servizio in aree di crisi la sistemazione, per ragioni di sicurezza, in alloggi provvisori;
euro 1.369.262 per l’invio in missione o in viaggio di servizio di personale del Ministero degli affari esteri in aree di crisi, per la partecipazione del medesimo alle operazioni internazionali di gestione delle crisi, nonché per le spese di funzionamento e per il reclutamento di personale locale, a supporto del personale del Ministero degli affari esteri inviato in località dove non operi una rappresentanza diplomatico-consolare.
è autorizzato il rifinanziamento della legge per la partecipazione dell’Italia alla ristrutturazione del Quartier Generale della NATO in Bruxelles. Al relativo onere, pari a euro 11.647.276 per l’anno 2014 e a euro 34.665.051 per l’anno 2015, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di conto capitale iscritto, ai fini del bilancio triennale 2014-2016, nell’ambito del programma “Fondi di riserva e speciali” della missione “Fondi da ripartire” dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per gli anni 2014 e 2015, allo scopo parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al Ministero degli affari esteri.
sono autorizzate le attività specificate nelle pertinenti decisioni del Consiglio Esecutivo dell’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche.

Sono stati inoltre approvati due decreti legislativi presentati dalla Presidenza e dal ministro della Difesa, Mario Mauro.

Disposizioni in materia di personale militare e civile del ministero della difesa, nonché misure per la funzionalità della medesima amministrazione, a norma degli articoli 2, comma 1, lettere c), ed e), 3, commi 1, 2 e 4, comma 1, lettera e) della legge 31 dicembre 2012, n. 244.

Disposizioni in materia di revisione in senso riduttivo dell’assetto strutturale e organizzativo delle Forze armate, a norma dell’articolo 2, comma 1, lettere a), b), e d), della legge 31 dicembre 2012, n. 244.
Con l’approvazione dei due decreti legislativi attuativi della legge 31 dicembre 2012, n. 244 ha preso il via il processo di revisione dello strumento militare nazionale che porterà alla sua razionalizzazione in chiave riduttiva.
Al termine del processo di revisione previsto nel 2024, la Difesa disporrà di uno strumento più sostenibile sotto il profilo finanziario ma allo stesso tempo più efficiente e funzionale assicurando migliori condizioni di vita a tutto il personale.
La riforma porterà ad una riduzione del personale della Difesa di 27.800 unità circa (20.000 militari e 7800 civili).
Non si tratta di un nuovo modello di Difesa ma di una riorganizzazione in senso riduttivo. I tagli al personale sono accompagnati da meccanismi di garanzia che evitano misure penalizzanti, utilizzando differenti strumenti e misure come l’aspettativa per riduzione quadri e la mobilità, al fine di realizzare il previsto ridimensionamento in modo graduale e senza eccessivi disagi per il personale interessato.
Nell’ambito della riforma, particolare attenzione è stata posta alle famiglie con l’introduzione di misure per accesso al credito a favore delle coppie giovani e disposizioni per favorire i ricongiungimenti familiari.
La revisione dello strumento porterà un ulteriore potenziale risparmio alla spesa pubblica tramite la riduzione del personale dirigente, in particolare di Generali e Colonelli.
Soppresso anche l’incarico a pagamento di consigliere militare del Ministro della Difesa attualmente vacante.
La nuova organizzazione delle Forze armate italiane, orientata all’efficienza ed alla sostenibilità, permetterà di assicurare la piena integrabilità con il sistema di difesa e sicurezza europea dell’ Alleanza Atlantica valorizzando il fattore umano e tenendo conto della difficile situazione economico – finanziaria.

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