Dopo che il Consiglio dei ministri aveva comunicato che «Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha svolto una relazione sul Ponte sullo Stretto di Messina», nella quale Corrado Passera ha sottolineato «L’assenza delle condizioni necessarie per l’emanazione di un decreto legge di proroga del termine per la stipula dell’atto aggiuntivo (fissato al 1° marzo 2013), come era stato richiesto dal Contraente generale». Il Ministro, illustrando lo stato della trattativa tra la società Stretto di Messina Spa e il Contraente generale, Eurolink ha sottolineato che «il Contraente generale è receduto dal contratto lo scorso novembre e, in seguito, ha impugnato di fronte al Tar del Lazio la nota con cui Stretto di Messina Spa si opponeva al recesso. Sottolineando, inoltre, l’assenza delle condizioni necessarie per l’emanazione di un decreto legge di proroga». Per cui, dopo la scadenza del primo marzo, in base al decreto legge saranno «caducati, tutti gli atti che regolano i rapporti di concessione, nonché le convenzioni ed ogni altro rapporto contrattuale stipulato dalla società concessionaria».
Così, è stato superato ampiamente il termine fissato dal decreto legge 187/2012, (recepito nella legge di Stabilità 2013), che assegnava al general contractor Eurolink (a guida Impregilo) la possibilità di firmare un addendum al contratto del 2005, nel quale si accettasse il meccanismo della “caducazione ex lege” del contratto, se il Cipe, entro 60 giorni dopo la firma, non avesse valutato il progetto definitivo tecnicamente fattibile, o ancora se entro 540 giorni successivi la società Stretto di Messina (la Spa pubblica committente dell’opera) non avesse trovato un soggetto finanziatore (banche, project bond, equity) in seguito a un road show finanziario.
Arriva, anche, la conferma ufficiale dalla società Stretto di Messina: “non è stato raggiunto, entro il termine del 1° marzo, l’accordo sull’atto aggiuntivo riguardo il progetto del ponte sullo Stretto”. La nota della concessionaria di fatto mette la parola fine al progetto e avvia anche la procedura di liquidazione della società.
Sarà cura del Governo nominare un commissario liquidatore, mentre il general contractor Eurolink, guidato da Impregilo, ha già fatto sapere che chiederà risarcimenti milionari. Il Consiglio di amministrazione, riunitosi sotto la presidenza di Giuseppe Zamberletti, ha preso atto della relazione presentata dall’amministratore delegato, Pietro Ciucci, circa la mancata sottoscrizione da parte del Contraente Generale Eurolink del testo di Atto aggiuntivo da ultimo «trasmessogli, conforme alle indicazioni ricevute dalle competenti Autorita’ di Governo».
Della mancata sottoscrizione è stata data comunicazione alla Presidenza del Consiglio dei ministri e ai competenti Ministeri ai sensi della legge 221 del 17 dicembre 2012.