Pepe_Mujica_Uruguay
3 minuti

Pepe_Mujica_Uruguay

Uruguay: Un Capo di Stato che ha scelto di avere solo 20mila pesos al mese, l’equivalente di 800 euro, la stessa retribuzione di un normale impiegato. Si chiama Pepe Mujica ed è diventato una icona del Web, per il suo stile di vita sorprendentemente umile e per i suoi discorsi semplici, coinvolgenti, pieni di passione sull’umanità e l’ambiente, non di rado commoventi. Ex guerrigliero, 77 anni, vive nella fattoria della moglie, possiede solo una vecchia auto e afferma che gli basta. Ha diritto a uno stipendio di 250mila pesos (all’incirca 10mila euro) al mese come Presidente della Repubblica, ma ha deciso di devolvere il 90 per cento di quanto gli spetta a un fondo per costruire abitazioni ai più poveri. Stesso destino per la sua pensione da senatore, devoluta interamente in beneficenza.

“Pepe”, come lo chiamano i concittadini, è un Presidente molto amato e ricorda, per tanti versi, un ex partigiano italiano con la pipa che tutti chiamavano “Sandro”. Questo Presidente-contadino, non ha auto blu, si sposta su un decrepito Maggiolino Volkswagen che non vuole dismettere, perché “funziona sempre” e poi c’è pure affezionato. Parla con i cittadini, si ferma a salutare il contadino o l’impiegato, il lattaio o l’artigiano lo trovi in giro per le strade o in campagna. Uno che, appena eletto, ha riservato un’ala del palazzo presidenziale ai diseredati. Inevitabile sia adorato dalla gente.

Quando inizia a parlare, non ti annoia mai, ti accorgi immediatamente che si tratta di uno di quegli uomini rari, speciali. Le sue parole vengono dal profondo di un animo temprato da ideali profondi, come quando a Rio, in Brasile, è salito sul palco e ha fatto a braccio un intervento divenuto cult sulla Rete. Un discorso ritenuto tra i più belli mai pronunciati da un Capo di Stato.

Per questo il presidente più povero del mondo è forse anche il più ricco, di una ricchezza che non è fatta di denari o ori. E come può non esserlo un uomo che al G20 di Rio ha detto: “Veniamo alla vita per cercare di essere felici, ma la vita è corta e se ne va presto. Nulla vale come essa e non possiamo solo lavorare per consumare sempre di più. Non possiamo continuare ad essere governati dal mercato, dobbiamo governare il mercato. Povero non è chi possiede poco ma chi desidera sempre di più”. Una verità profonda e semplice, ma rivoluzionaria a ben vedere, che lui ha il coraggio di affermare, per questo tocca il cuore.

Lascia un commento