ORDINE EUROPEO DI INDAGINE PENALE
Norme di attuazione della direttiva 2014/41/UEdel Parlamento Europeo e del Consiglio del 3 aprile 2014, relativa all’ordine europeo di indagine penale (decreto legislativo – esame definitivo)
Il Consiglio dei ministri, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo che, in attuazione di norme europee, introduce nell’ordinamento nazionale l’ordine di indagine europeo.
L’adozione del provvedimento segue la recente attuazione della convenzione di Bruxelles del 2000 in materia di assistenza penale, che continuerà ad applicarsi nei rapporti con quei Paesi che, nell’ambito dell’Unione europea, non hanno ancora recepito la direttiva sull’ordine di indagine europeo, e comunque, nei rapporti con quei Paesi che hanno aderito alla Convenzione e che non fanno parte dell’Unione.
L’ordine di indagine europeo sostituisce il vecchio sistema delle rogatorie ed è funzionale all’acquisizione della prova sul territorio dell’Unione, mediante la diretta e immediata corrispondenza tra le autorità competenti dei diversi Stati in materia di sequestro, intercettazioni, ascolto di persone, acquisizione di informazioni presso banche e istituti finanziari.
Lo scopo è quello di facilitare la collaborazione e il coordinamento degli organi di investigazione per il contrasto alla criminalità transnazionale.
L’opera di adeguamento al sistema europeo dell’ordinamento interno in tema di cooperazione segna un ulteriore significativo passo in avanti, in vista del riordino del codice di procedura penale nel medesimo settore, affidato all’adozione di un imminente decreto legislativo, destinato a regolare la cooperazione interazionale con i paesi extra Ue.