Naufragio Costa Concordia
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Naufragio Costa Concordia

Il dipartimento di Scienze ambientali dell’Università di Siena valuterà il danno ambientale causato dal naufragio della nave Costa Concordia all’isola del Giglio.

La Regione Toscana attraverso un accordo di collaborazione scientifica ha affidato ai ricercatori dell’Ateneo senese, per i quali è referente il professor Silvano Focardi, la realizzazione di un progetto di ricerca per una stima del potenziale danno ambientale causato all’ecosistema dell’.

I ricercatori monitoreranno alcune specie di organismi marini che vivono nell’area intorno alla nave, e in altre aree poste a distanza nell’Arcipelago Toscano, studiando l’accumulo nella flora e nella fauna marina di contaminanti persistenti e tossici, e valutando gli indicatori di stress e di danno in modo da determinare tutte le conseguenze del naufragio della nave e dell’eventuale dispersione di contaminanti.

Le attività di ricerca, che si concluderanno il prossimo 31 dicembre con possibilità di rinnovo nel caso del protrarsi delle attività di rimozione del relitto, saranno svolte in collaborazione e con la supervisione dell’A.R.P.A.T., e sono cofinanziate dalla Regione Toscana e dal dipartimento di Scienze ambientali.

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