Convenzione OCSE e il Working Group on Bribery (WGB) – L’Italia ha firmato e ratificato, con la legge n. 300 del 29 settembre 2000, la Convenzione OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) sulla lotta alla corruzione di pubblici ufficiali stranieri nelle operazioni economiche internazionali, firmata a Parigi il 17 dicembre 1997. Dal 4 luglio 2001 sono pienamente efficaci in Italia anche le norme penali introdotte dal nostro paese in esecuzione della Convenzione.
In seno all’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OSCE), l’Italia partecipa al Working Group on Bribery, cioè il Gruppo di lavoro sulla corruzione dei pubblici ufficiali stranieri nelle transazioni economiche internazionali.
Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione (UNCAC) e Intergovernmental Working Group (Implementation Review Group – IRG) – L’Italia ha anche ratificato, con legge di autorizzazione alla ratifica del 3 agosto 2009, n. 116, la Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione (UNCAC), adottata nel 2003 e firmata dal nostro Stato il 9 dicembre 2009.
In seno alla Conferenza degli Stati Parte (COSP) prevista dalla Convenzione ONU anti-corruzione (UNCAC), è stato istituito l’Intergovernmental Working Group (IRG) che ha lo scopo di verificare il processo di revisione e di individuare le problematiche oltre alle best practices, per fornire agli Stati l’assistenza tecnica eventualmente necessaria per l’applicazione della Convenzione.
Convenzione penale sulla Corruzione e il GRoupe d’Etats contre la COrruption / Group of States against Corruption (GRECO) – Il gruppo di lavoro detto GRECO, istituito nell’ambito del Consiglio d’Europa, si riunisce periodicamente per aiutare gli Stati membri a lottare contro la corruzione, assicurando che rispettino le norme del Consiglio d’Europa di contrasto alla corruzione e ciò soprattutto attraverso un meccanismo di valutazione reciproca tra gli stati che fanno parte del GRECO (peer review).
Nel GRECO le valutazioni hanno di volta in volta ad oggetto diversi aspetti dei fenomeni corruttivi, a differenza di ciò che accade nel gruppo di lavoro dell’OCSE, dove ogni valutazione ripercorre nuovamente tutti i temi trattati nella precedente. Si identificano le lacune nella politica di lotta alla corruzione del Paese valutato e si stimolano gli Stati a realizzare riforme legislative, istituzionali ed anche di prassi che meglio aderiscano al dettato ed allo spirito della Convenzione penale sulla Corruzione.
L’Italia, pur non avendo ratificato la Convenzione penale sulla Corruzione, aderisce al GRECO in quanto ha partecipato alla sua elaborazione.
fonte: Ministero della Giustizia