L’ONERE DI IMPUGNAZIONE DEGLI ATTI AMMINISTRATIVI SOPRAVVENUTI
PROFILI CRITICI
Biagio Spampinato
Il volume rivisita l’orientamento che impone al ricorrente l’onere di impugnare, a pena di improcedibilità, gli atti sopravvenuti nel corso di un giudizio proposto avverso un atto c. d. presupposto, salvo soltanto il caso eccezionale in cui possa operare quella che la giurisprudenza chiama «invalidità derivata ad efficacia caducante».
Il percorso argomentativo seguito dall’autore per superare tale orientamento si snoda attraverso, innanzitutto, la rivisitazione della fattispecie procedimentale e della invalidità c. d. derivata, per giungere così ad ammettere la caducazione automatica degli atti sopravvenuti, delimitandone nel contempo l’esatta portata, per poi passare a verificare la plausibilità della ricostruzione così proposta rispetto al principio della domanda e di fronte ad altre possibili obiezioni; quindi, ci si sofferma su come garantire l’integrità del contraddittorio, una volta escluso l’onere di impugnazione degli atti sopravvenuti, per chiudere, infine, con la rivisitazione degli orientamenti più significativi alla luce dell’ipotesi ricostruttiva elaborata.
Indice generale
PARTE I:
RASSEGNA DI GIURISPRUDENZA
1. La distinzione tra efficacia caducante ed efficacia viziante dell’annullamento o della invalidità nella giurisprudenza amministrativa. 3
2. (segue):…il caso dell’atto sopravvenuto «nuovo» o di «conferma» e quello dell’atto presupposto qualificato come «atto plurimo inscindibile o ad effetti inscindibili». 9
3. (segue):…il caso dell’impugnazione dell’atto presupposto e dell’atto sopravvenuto in sedi diverse (giurisdizionale o straordinaria). 14
4. Una nuova (seppur timida) apertura della giurisprudenza: l’utilizzabilità dello strumento di cui all’art. 28, comma 3, c. p. a. in sostituzione dell’onere di «inseguire» gli atti sopravvenuti. 17
5. Le criticità dell’orientamento giurisprudenziale tradizionale. 24
PARTE II:
I CONDIZIONAMENTI DELLA GIURISPRUDENZA
6. Il c. d. approccio strutturale al procedimento amministrativo come fattore di condizionamento della giurisprudenza in rassegna. 30
7. Le incertezze teoriche sulla c. d. invalidità (amministrativa) derivata. 40
8. La tesi che fa discendere l’invalidità derivata dell’atto presupponente dall’annullamento dell’atto presupposto. 45
9. (segue):…e le sue criticità. 50
PARTE III:
UNA NUOVA PROSPETTIVA
10. Un tentativo di superare l’approccio c. d. strutturale al procedimento amministrativo: il bene della vita come criterio per delimitare la fattispecie procedimentale. 56
11. Una possibile diversa spiegazione del fenomeno della c. d. invalidità derivata. 68
12. Necessità di tenere distinti il piano della validità/invalidità della fattispecie procedimentale e il piano della efficacia e della lesività degli atti amministrativi che ne fanno parte. 77
13. La questione della rimozione degli atti sopravvenuti e la tesi prospettabile. 87
14. La questione della selezione degli atti sopravvenuti da rimuovere e il criterio del bene della vita controverso. 94
15. (segue):…l’emersione dei limiti dei criteri seguiti dalla giurisprudenza. 100
PARTE IV:
IL PRINCIPIO DELLA DOMANDA COME POSSIBILE OSTACOLO ALLA SOPPRESSIONE DELL’ONERE DI IMPUGNARE GLI ATTI SOPRAVVENUTI
16. La domanda giudiziale nell’ipotesi di invalidità «derivata» degli atti sopravvenuti. 106
17. L’attenuazione del principio di immutabilità della domanda giudiziale nella giurisprudenza sia amministrativa che civile. 112
18. Attenuazioni del principio della necessaria espressa impugnazione degli atti amministrativi. 115
19. Il potere del giudice amministrativo di modulare gli effetti dell’annullamento e la sua possibile rilevanza. 118
PARTE V:
ALTRE POSSIBILI OBIEZIONI
20. Sulla pretesa stabilità del rapporto amministrativo a cui afferisce il c. d. atto presupposto. 123
21. Sull’irrilevanza dell’art. 43, comma 1, c. p. a.. 126
22. Sull’irrilevanza dell’obbligo di pagamento del contributo unificato tributario in caso di proposizione del ricorso per motivi aggiunti c. d. impropri. 129
PARTE VI:
LA NECESSITÀ DI INTEGRARE IL CONTRADDITTORIO
23. L’onere di «inseguire» gli atti sopravvenuti come strumento (idoneo sì ma) sproporzionato per integrare il contraddittorio: possibile il suo contrasto con il diritto europeo. 132
PARTE VII: 140
RIVISITAZIONE DELLA GIURISPRUDENZA 140
24. Rivisitazione dell’orientamento giurisprudenziale sulla sopravvenienza dell’atto di conferma o dell’atto nuovo. 141
25. (segue):…dell’orientamento relativo all’annullamento dell’«atto plurimo inscindibile o ad effetti inscindibili» presupposto. 143
26. (segue):…dell’orientamento che dichiara improcedibile il ricorso avverso gli atti sopravvenuti proposto in una sede diversa da quella adita nei confronti dell’atto c. d. presupposto. 155
BIBLIOGRAFIA 158
COMMENTARI 164
MANUALI 165
GIURISPRUDENZA 167