L’interpretare un testo normativo, vuol dire decidere che cosa si ritiene che il testo possa effettivamente significare ovvero ricostruire il contenuto della norma oggetto di interpretazione.
A tal fine, è necessario (in particolare, nel caso di interpretazione di una norma giuridica) tener conto del dato letterale (delle espressioni in cui si articola il dato normativo) e insieme degli interessi e valori che la norma intende tutelare: interpretazione letterale ed interpretazione logica.
L’interpretazione letterale appare fortemente legata al dato testuale: ad essa si riferiscono le Disposizioni preliminari al codice civile quando dispongono che la legge va interpretata in base al significato proprio delle parole secondo la loro connessione.
Tuttavia, l’interpretazione letterale rappresenta solo un primo momento dell’attività interpretativa, che va verificato in base alla c.d. intenzione del legislatore (come recitano le Disposizioni preliminari), cioè, in base alle ragioni che giustificano l’esistenza della norma. Al riguardo si parla di interpretazione logica, che può essere condotta secondo vari criteri, tra cui, in particolare, quello teleologico e quello sistematico. Secondo il primo, ad una norma si deve attribuire non tanto il significato che traspare dalle parole del legislatore, quanto quello che corrisponde al fine proprio della disciplina di cui la norma fa parte (in considerazione, anche, delle esigenze emerse nella realtà economico-sociale regolata).
L’interpretazione sistematica parte invece dal presupposto che la norma giuridica, appartenendo ad un sistema unitario, vada colta nelle sue connessioni con le altre norme; soprattutto, essa dovrà armonizzarsi con i principi generali che assicurano l’intima coerenza dell’ordinamento complessivamente considerato.
Se, attraverso l’impiego degli argomenti considerati, si approda ad un significato identico a quello che, a prima vista, sembrava appartenere alla norma, l’interpretazione viene detta dichiarativa; diversamente, si parlerà di interpretazione restrittiva od estensiva.