L’assioma da cui partire è: gli avvocati in Italia sono troppi!
Il numero dei laureati in Giurisprudenza che successivamente hanno conseguito l’abilitazione alla professione forense ammonta a 174.766.
Negli altri paesi appartenenti alla zona euro il totale degli avvocati è così distribuito: Spagna 151.542, Germania 138.679, Francia 45.686, Grecia 36.000, Olanda 14.251, Portogallo 12.617, Belgio 6.727, Austria 4.423, Finlandia 1.761, Lussemburgo 1.262, Irlanda 1.156, Slovenia 687.
I dati numerici così sintetizzati fanno risultare il panorama forense italiano come quello più nutrito, rappresentando di per sé il 29,70% del totale degli avvocati sparsi in tutta Europa.
Inoltre, cambiando variabili il risultanto non cambia, ovvero, riflettendo sul numero degli abitanti per avvocato, lo scenario cambia di poco essendo il rapporto 1 a 336, solo la Spagna riesce a “fare meglio” con un rapporto di 1 a 267.
C’è da chiedersi, come mai oggi in Italia, ci sia un così alto numero di laureati che decida ancora di intraprendere tale professione, visto che, il mercato legale sembra ictu oculi decisamente saturo.
Tanti scelgono ancora tale via, forse, per il prestigio ed il fascino che indubbiamente ancora oggi caratterizza la professione dell’avvocato, non si può certo biasimarli.
Il dato però, inesorabilmente rimane, e non si può non osservarlo e non tenerne conto; siamo di fronte ad un esercito, un esercito non armato, un esercito di difensori della patria.