Ecco le principali novità contenute nel provvedimento congedato dal Consiglio dei Ministri.
IVA, aumenterà dal primo luglio 2013 di un punto: dal 10 all’11% e dal 21 al 22%.
IRPEF, riduzione dei primi due scaglioni delle aliquote Irpef: dal 23 scende al 22%, dal 27 al 26%. Il costo per la riduzione della prima aliquota, che si applica su tutti i redditi, è di 4 miliardi, quello del secondo scaglione vale un altro miliardo. Sotto i 7.500 euro, che è la soglia di no tax area, non accade nulla. Tutelati anche i redditi fino a 15.000 euro che non verranno toccati nemmeno nelle detrazioni e nelle deduzioni. Sopra questa soglia, invece, si riduce l’aliquota Irpef, dal 23 al 22% ma scattano i tagli alle agevolazioni fiscali: arriva un tetto di 3.000 euro alle detrazioni e per molte deduzioni (ma non su quelle per la sanità) viene introdotta una omogeneizzazione, con una franchigia di 250 euro.
Spending review, la revisione della spesa anche con la Tobin Tax e con una revisione delle ‘tax expenditures’.
Erogazioni liberali al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato usufruendo di uno sconto fiscale pari al 19% dell’imposta lorda.
Tagli a regioni, risorse a comuni in difficoltà, 1 miliardo i tagli lineari previsti dalla prima spending review per le regioni a statuto speciale. 160 milioni alla Campania e circa 130 milioni per il Fondo per i comuni in condizioni di predissesto.
Imu Chiesa, modificato il testo della legge riguardante l’Imu per gli immobili non commerciali e definizione del quadro regolatorio.
Banche e assicurazioni, sale dallo 0,35 a 0,50% l’acconto sulle riserve tecniche delle assicurazioni.
Statali, confermato il blocco dei contratti fino al 2014. Per il 2013-2014 non sarà erogata neanche l’indennità di vacanza contrattuale. L’indennità di vacanza contrattuale tornerà nel 2015 calcolata sulla base dell’inflazione programmata.
Pubbliche Amministrazioni, blocco degli affitti e dell’acquisto di nuovi immobili, dell’acquisto o leasing di autovetture, stretta anche per l’acquisto di arredi e per le spese di consulenze informatiche.
Salario produttività, gli aumenti salariali aziendali saranno tassati nel 2013 al 10% entro il limite di 3.000 euro lordi, per una spesa di oltre un miliardo nel 2013 e poco meno della metà nel 2014.
Sanità, taglio di 1,5 miliardi al fabbisogno sanitario nazionale, grazie a una ulteriore riduzione della spesa per l’acquisto di beni, servizi e dispositivi medici.
Assistenza disabili, riduzioni sui permessi previsti dalla legge 104/1992 per il disabile o per la cura di parenti affetti da handicap. La retribuzione per i giorni di permesso (tre al mese) scende al 50% a meno che i permessi non siano fruiti per le patologie del dipendente stesso della P.A. o per l’assistenza ai figli o al coniuge. Sono esclusi dal pagamento intero quindi i permessi fruiti per prendersi cura dei genitori disabili.
Esodati, stanziati 100 milioni.
Il budget delle Università potrà crescere del 3% all’anno. Per alcuni enti di ricerca la percentuale sale al 4.
Vendita dei beni demaniali attraverso fondi immobiliari.
Tav e trasporto, stanziamenti per quasi 800 milioni di euro per finanziare studi, progetti, attività e lavori. 1,6 miliardi a partire dal 2013 per il trasporto pubblico locale. 800 milioni di euro sono invece stanziati per la RFI e 300 milioni per l’Anas. 300 invece i milioni di penalità per lo stop al Ponte di Messina.
Le pensioni di guerra e di invalidità saranno assoggettate all’Irpef, ma non sotto i 15.000 euro.
Intercettazioni telefoniche con tariffa flat.
Commissario anticorruzione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche. Sarà a costo zero.
Tagli ai patronati di 30 milioni di euro nel 2014 e di altri 30 milioni nel 2015.
Le quote latte tornano sotto la gestione di Equitalia la riscossione delle multe per lo sforamento delle quote.
Illuminazione pubblica, risparmiare energia con le notti meno ricche di illuminazione artificiale e più ricche di stelle con il contributo dell’associazione Cielobuio.
Riforma del Titolo V della Costituzione e nuovo Federalismo.
Obiettivi primari da raggiungere con la legge sulla stabilità sono: gli incentivi per l’aumento della produttività, il pagamento degli arretrati delle PA e la riduzione del debito.