Scade domani il termine per comunicare la variazione catastale dei fabbricati rurali già iscritti nel catasto fabbricati, ma in categorie diverse dalla A6 (per le abitazioni) e D10 (per i fabbricati strumentali all’attività agricola). La comunicazione riguarda solo i fabbricati rurali già iscritti nel catasto fabbricati, mentre per quelli iscritti nel catasto terreni la data ultima per il corretto accatastamento è fissata al 30 novembre prossimo (comunicazione da eseguirsi con procedura Docfa).
Nessuna influenza delle variazione catastale sull’Imu, bensì per l’Ici degli anni pregressi. La Corte di Cassazione, infatti, ha infatti stabilito che la natura di fabbricato rurale (che dà diritto ad agevolazioni Ici) è riconosciuta solo ai fabbricati accatastati in A6 e D10; tale disposizione ha smesso di essere valida a partire dal 1° gennaio 2012, e quindi i Comuni sono legittimati ad accertare, per gli anni passati, l’imposta comunale per quei fabbricati iscritti nel catasto urbano ma in categorie diverse da quelle indicate dalla Cassazione.
La domanda deve essere correlata da un’autocertificazione in cui si dichiara che l’immobile possiede i requisiti di ruralità in via continuativa dai cinque anni precedenti la richiesta di variazione di categoria catastale.
Qualora il fabbricato abbia meno di cinque anni, si può presentare ugualmente domanda rilevando tale particolare.
Per l’esenzioni si veda: Fabbricati rurali montani esenzione Imu e Irpef.