E’ in rete l’ABC della tassazione degli atti redatti dai notai, da quelli sui fabbricati e sui terreni a quelli societari. Da oggi è disponibile, infatti, sul sito Internet delle Entrate, la prima Guida Operativa per i contribuenti e per gli uffici dell’Agenzia sulla registrazione degli atti notarili, redatta dalla Direzione Centrale Normativa con la collaborazione delle Direzioni Regionali dell’Agenzia delle Entrate. Obiettivo dell’iniziativa è semplificare e fornire a tutti gli operatori del settore, e naturalmente ai contribuenti, a vario titolo coinvolti nella tassazione degli atti, e nelle diverse fasi che ne determinano la definizione, uno strumento di lavoro utile, chiaro e di semplice consultazione. Per questa ragione, la molteplicità di questioni trattate all’interno della Guida, realizzata in forma di Circolare n.18/E, sono illustrate in modo semplice e arricchite con tabelle ed esempi esplicativi.
Fare semplificazione – La Guida illustra, per la prima volta in modo sistematico e uniforme, il lungo elenco di disposizioni fiscali applicabili ai fini del calcolo dell’imposta di registro e di altri tributi indiretti indirizzati alla tassazione degli atti notarili. In pratica, il nuovo vademecum delle Entrate passa in rassegna le diverse modalità che guidano il prelievo su tutti gli atti redatti dai notai, da quelli sui fabbricati e sui terreni a quelli societari, illustrando la disciplina completa dell’imposta di registro e di fatto superando le numerose difficoltà interpretative emerse in materia e cumulatesi nel corso degli anni.
Regole certe e stop alle “liti” fiscali – La Guida Operativa ha un duplice effetto. Infatti, mentre sul versante della semplificazione il presente vademecum contribuisce a trasmettere un deciso impulso nel rendere omogenea ed uniforme la tassazione degli atti notarili sull’intero territorio nazionale, come conseguenza indiretta potrebbe determinare una significativa diminuzione delle casistiche conflittuali che possono insorgere tra i contribuenti ed i notai da un lato e l’Amministrazione finanziaria dall’altro. In questo modo, l’azione amministrativa ne risulterebbe più efficiente ed efficace, oltre che più trasparente, con l’effetto indiretto di condurre ad una significativa riduzione del contenzioso.
Chance di rimborso della maggiore imposta versata – In particolare, tra le novità segnalate, la Guida Operativa pone in chiaro la possibilità di ottenere il rimborso della maggiore imposta versata in sede di registrazione del contratto preliminare, per la caparra confirmatoria e per gli acconti di prezzo, qualora questa risulti superiore all’imposta di registro dovuta per il contratto definitivo. Riguardo la tempistica del rimborso, il contribuente deve richiederlo entro tre anni dal giorno del pagamento dell’imposta o, se posteriore, da quello in cui è sorto il diritto alla restituzione. In questo caso il termine triennale decorrerebbe dalla data di registrazione del contratto definitivo.
Aree bianche senza Iva – Inoltre, la Guida illustra la disciplina applicabile ai casi di trasferimenti o atti traslativi che hanno per oggetto le cosiddette aree bianche, cioè le zone non classificate come specificamente destinabili né all’edilizia né all’esercizio dell’agricoltura. Trasferimenti questi su cui si applica l’aliquota dell’8 per cento, in pratica quella prevista per i terreni diversi da quelli agricoli. Dunque, prosegue la Guida, queste cessioni sono da considerare al di fuori dal campo di applicazione dell’Iva.