Al via il nuovo Sistema di Interscambio, per le pubbliche amministrazioni che, volontariamente e sulla base di specifici accordi con i propri fornitori, decidono di aderire al S.d.I., gestito dall’Agenzia delle Entrate possono iniziare a ricevere le fatture in formato elettronico. Secondo il calendario contenuto nel Dm n. 55/2013, dopo questa prima fase di sei mesi, dal 6 giugno 2014 la fatturazione elettronica sarà obbligatoria nei confronti di Ministeri, Agenzie fiscali ed Enti di previdenza, che non potranno più accettare fatture in formato cartaceo. A seguire, dal 6 giugno 2015, l’obbligo scatterà per tutte le altre amministrazioni ad eccezione delle amministrazioni locali la cui data di attivazione verrà fissata con un apposito decreto.
Cos’è il Sistema di Interscambio – Il Sistema di Interscambio è l’infrastruttura gestita dall’Agenzia delle Entrate che permette la trasmissione delle fatture elettroniche. Le modalità di funzionamento dello SdI sono state definite con il Dm n. 55 del 3 aprile 2013 e sono disponibili per la consultazione sul sito fatturapa.gov.it.
Le tappe del percorso digitale – La fatturazione elettronica obbligatoria per le pubbliche amministrazioni, introdotta dalla Legge n. 244/2007 (Finanziaria 2008), è uno dei tre progetti strategici per l’attuazione dell’Agenda digitale italiana, e il primo in ordine di realizzazione. Da oggi il Sistema d’Interscambio può essere utilizzato dalle amministrazioni pubbliche, volontariamente e sulla base di specifici accordi con i propri fornitori, per iniziare a ricevere le fatture in formato elettronico. La procedura sarà invece obbligatoria, a partire dal 6 giugno 2014, per Ministeri, Agenzie fiscali ed enti nazionali di previdenza sociale individuati nell’elenco annuale pubblicato dall’Istat. Dal 6 giugno 2015 lo sarà per tutte le rimanenti amministrazioni pubbliche che non potranno più accettare fatture emesse o trasmesse in forma cartacea. Fanno eccezione le Pubbliche Amministrazioni Locali, per le quali, le date di decorrenza degli obblighi saranno definite in un Decreto Ministeriale in corso di emanazione. A partire dai tre mesi successivi a queste date, le Pa non potranno effettuare nessun pagamento, nemmeno parziale, fino all’invio delle fatture in formato elettronico.