Euro soldi banconote
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N.B.: Questo articolo è stato scritto nel 2011 ripubblicato nel 2014 con piccoli aggiornamenti in corsivo. 

di Fulvio Conti Guglia. Se l’introduzione della moneta elettronica porterà soltanto vantaggi chi ha interesse a non volerla adottare? La risposta arriva con un’altra domanda: un ladro farebbe mai una legge che punisca i ladri?

Tuttavia 15 buoni motivi per eliminare il contante esigono una piccola premessa, solo per coloro che in “buona fede” sono ancora restii al cambiamento.

Nella vita spesso si cambia o si è costretti a cambiare. Ricordo, ad esempio, che solo qualche decennio fa esistevano pochissimi se non rari locali pubblici idonei a comunicare, luoghi per telefonare o ricevere le telefonate (entro certi limiti di tempo: le file erano lunghe). Poi, venne l’era delle c.d. cabine telefoniche disseminate per tutte le strade di ogni paese, anche quello più sperduto tra le montagne italiane (per i più facoltosi il telefono arrivò direttamente in casa); seguì l’era dei TACS i primi cellulari c.d. mattonelle, presto convertiti nei GSM che integravano la prima tecnologia al telefono; poi gli stessi lasciarono il posto ai Palmari, ai telefoni satellitari … fino all’era digitale, con pc e tablet con software che permettono di video-comunicare o scrivere da qualunque parte del mondo (o quasi). Tutto questo mi è passato davanti in pochi decenni. Del resto la storia è piena di veloci adeguamenti cosiddetti tecnologici e mi pare interessante qualche altro breve esempio: prima l’uomo comunicò con grugniti, poi con disegni seguiti dal linguaggio appresso inventò la scrittura (la musica e altri tipi di comunicazione), ma l’evoluzione della scrittura ebbe un percorso travagliato, sulla pietra, sul legno, sulla cera, sul papiro poi carta sino ad adoperare strumenti come la penna e calamaio, poi giunsero le penne stilografiche e a sfera, sino alla rivoluzione della stampa (tipografie e macchine da scrivere, che si trasformarono in poco tempo in elettriche), poi la scrittura cambiò aspetto e portata con il personal computer e i tablet (nessuno o quasi nessuno credeva ad un simile progresso); oggi è possibile comunicare con tutto ciò che è elettronico: macchine, frigoriferi, nell’aria e chissà domani.

Ultimo esempio: gli scambi avvenivano inizialmente attraverso il baratto, scambio di cosa contro altra cosa o servizi, che fu poi sostituito dalla moneta; la moneta subì diverse trasformazioni, passando da una lega misera ad altre leghe (con corrispondente variazione del potere di acquisto), bronzo, argento, oro; in seguito alle leghe più preziose si affiancò la carta, man mano sostituita dalla moneta astratta ad es. cambiali, assegni, bonifici, ecc.; oggi esiste la moneta elettronica (carte di credito, bancomat, bonifici on line, smartphone, criptovalute ecc.).

Fatta tale premessa, di seguito 15 buoni motivi per eliminare totalmente il contante e passare alla moneta elettronica.

  1. EVASIONE FISCALE: con l’eliminazione totale del pagamento in contanti si ridurrebbe drasticamente e forse eliminerebbe del tutto l’evasione e l’elusione fiscale;
  2. SEMPLIFICAZIONE FISCALE: oggi i commercianti, le aziende sono obbligati al registratore di cassa e i professionisti alla fattura (dal 1° gennaio 2019 anche elettronica); entrambi i metodi di certificazioni scomparirebbero (tante entrate tante usciti tracciate in conto corrente sulla differenza il calcolo del prelievo fiscale);
  3. DETRAZIONE TOTALE: il sistema in conto corrente permetterebbe, attraverso normative apposite, di poter detrarre tutte le spese anche quelle minime;
  4. ELIMINAZIONE DELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI: attraverso un calcolo banale delle entrate/uscite in conto corrente e ricavo dell’imponibile su cui pagare “realmente” le tasse;
  5. ELIMINAZIONE DELLA CORRUZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: la Corte dei Conti ha calcolato un danno per lo Stato di oltre 70 miliardi di euro è stato il calcolo dalla Corte dei Conti nel 2012 e almeno di 90 nel 2013 ;
  6. MAFIE: eliminazione consistenti di rifornimenti economici alle attività malavitose organizzate;
  7. ELIMINAZIONE DEL RICICLAGGIO del denaro da provenienze illecite;
  8. ELIMINAZIONE DELL’ESPORTAZIONE DI CAPITALI ALL’ESTERO non autorizzate per es. evasori, criminalità organizzata, oppure, la recente scoperta della c.d. comunità cinese che solo con la loro attività in Italia trasferiscono in contanti miliardi di euro in Cina o in altri paesi;
  9. ELIMINAZIONE DELLA CRIMINALITÀ spicciola ad es. rapine, furti, scippi ecc.;
  10. ELIMINAZIONE LAVORO NERO: obbligo di regolarizzare i lavoratori (ovviamente anche qui occorrerebbe una legge più equa e competitiva ancora meglio se unica almeno per tutta la Comunità Europea);
  11. ELIMINAZIONE DEL LAVORO SOMMERSO: emersione di tutti i lavori esercitati abusivamente con conseguente pagamento dei contributi pensionistici, delle tasse e relativa sicurezza sul lavoro;
  12. NECESSARIA GRATUITÀ DI TUTTE LE OPERAZIONI BANCARIE compresi conti correnti e accessori, molte banche lo fanno già a prescindere dal metodo di pagamento usato;
  13. ABBASSAMENTO NOTEVOLE DELLE TASSE: pagando tutti si otterrebbe un drastico abbassamento delle imposte;
  14. RISPARMIO NELLA SPESA PUBBLICA, EQUITA’ E MERITO: eliminazione delle tangenti, delle truffe alla CE, degli appalti truccati senza regalie sicuramente anche i concorsi pubblici sarebbero più seri, la preparazione ridiventerebbe una qualità;
  15. COSTI DELLA CIRCOLAZIONE DEL DENARO: l’introduzione della moneta elettronica eliminerebbe i notevoli costi del denaro fisico, stampa, circolazione, rischio di falsi…

Dissertare sull’argomento appare necessario, così come periodicamente, si lavora per “lana caprina” sulla legge elettorale, la spending review o riduzione degli sprechi, la revisioni dei mega stipendi e delle pensioni d’oro, l’eliminazione dei privilegi ai politici, la legge anticorruzione, ecc.ecc.

Tale sistema deve passare necessariamente, dalla riduzione dei costi per l’uso del pagamento attraverso il sistema elettronico. Allo stesso tempo, sarebbe opportuno pensare di fornire i POS con il collegamento gratuito o a carico dello Stato (sotto forma di incentivo che troverebbe adeguata compensazione per effetto delle garanzie fiscali che deriverebbero dall’eliminazione della moneta fisica – una sorta di sistema sperimentato per i videogiochi) o a carico delle banche. Si tratta di precauzioni che eviterebbero di far gravare sulle attività commerciali o sulle professioni altri costi fissi, rappresentati dal canone del noleggio dei dispositivi e della linea telefonica/dati (anche se in realtà l’acquisto di un registratore di cassa, la revisione annuale, l’assistenza e il commercialista costano molto di più di qualsiasi POS; sul mercato, oggi, esistono POS portatili che si connettono direttamente ai dati mobili), evitando al contempo inutili accertamenti fiscali.

I vantaggi dell’adozione della moneta elettronica sono immediati, questo metodo porterebbe subito ad un notevole decremento delle imposte, stimato in oltre il 60/70%, oltre ad eliminare la figura tradizionale dei commercialisti per la contabilità e le dichiarazione dei redditi. Le imposte si pagherebbero in base al reddito reale e non attraverso “studi di settore” spesso iniqui, si eliminerebbero tasse basati su redditi o servizi presunti, burocrazia e acronimi del tipo: iuc, tares, irap ecc.. Un sistema del genere porterebbe ad una semplificazione fiscale disarmante: tante sono le entrate, tante sono le uscite, lo Stato preleva direttamente dal conto corrente l’importo dovuto sulla differenza. L’efficacia di questo sistema colpisce in primis tutti gli evasori, gli elusori e i furbi che spesso dichiarano un reddito sotto la soglia di povertà (approfittando dei benefit ed esenzioni) conducendo uno stile di vita elevatissimo e danneggiando chi veramente ha bisogno dell’intervento dello “Stato Sociale”. Questo sistema di pagamento colpirebbe direttamente tutte le mafie, le associazioni criminali, i funzionari corrotti, i lavori sommersi, i lavoratori in nero, ecc.. Insomma, si taglierebbero i canali ad un sistema illecito di business plurimiliardario, taglio che provocherà un effetto benefico e immediato sulle persone oneste, le quali potrebbero finalmente sentirsi cittadini, senza apparire “stupide” solo perché pagano le tasse (o peggio costrette a chiudere o cessare la professione, proprio perché pagano le tasse).

Alcuni sollevano, ingenuamente o in mala fede, un problema di privacy, ma considerato che anche i leader mondiali, nonostante le precauzioni prese, sono spiati (su tutti il caso DATAGATE o ECHELON), sarebbe veramente stravagante pensare il contrario sui cittadini. Sarebbe comico sollevare un problema di privacy, quando chiunque sa che i telefonini sono videocamere e microfoni attivi 24 ore su 24 attraverso banali software in commercio a pochi euro, che l’Italia è piena di impianti di videosorveglianza, che i gestori di telefonia hanno tutti i telefoni fissi e mobili sotto controllo, che internet, social, telepass, satelliti, navigatori, schede raccolta punti dei supermercati, ecc.. sono strumenti idonei a spiarci.

C’è, in questo Paese, chi ha sempre ritenuto giusto pagare le tasse, ma sempre più spesso si ferma e riflette, si chiede se ha davvero fatto la cosa giusta comportandosi onestamente (si veda ad es. il premio dello scudo fiscale agli evasori e le tasse sempre più elevate agli onesti). Oggi prevale, e si fa sempre più forte per alcuni, la voglia di pagare in nero, che a volte, diventa necessità (si pensi chi è costretto a scegliere tra pagare le tasse o pagare i dipendenti). Pagare in nero con uno sconto diventa preferibile a regalare i soldi ad uno Stato formato, in parte, da politici e classe dirigente corrotta, ladra, parassita, pluricondannata… Nei fatti, l’afflusso economico incamerato con le tasse, molto spesso viene utilizzato per foraggiare mega stipendi, mega privilegi, mega vitalizi, mega corruzione, mega finanziamenti agli amici…

L’ultima riflessione sulla circolazione di denaro cartaceo che ha un costo enorme per una nazione, eliminarlo fa semplicemente parte del processo evolutivo di uno stato civile. Come dal baratto si passò alla moneta, sarà solo questione di tempo (molto breve si spera) perché si passi dalla moneta materiale a quella elettronica, per poi mandare anche quest’ultima in pensione per lasciare il posto ad altri strumenti di pagamento (oggi la tecnologia permette, in piena mobilità di effettuare pagamenti, prenotare biglietti e moltissime altre cose attraverso un semplice palmare o con i Google Glass).

In conclusione, il passaggio dalla moneta cartacea alla moneta elettronica, dovrebbe essere accostato a:

a) una disciplina sulla privacy adeguata al nuovo panorama;
b) la gratuità di tutte le operazioni bancarie compresi i conti correnti e gli accessori;
c) l’eliminazione delle dichiarazioni dei redditi e dei suoi correlati ad es. scontrini e fattura elettronica (attraverso un calcolo banale dell’entrate/uscite in c.c.);
d) un controllo immediato e automatico sullo stile di vita di tutti i cittadini e soprattutto su tutte le spese “anomale” delle società;
e) una legge seria contro la corruzione;
f) una legge seria sugli sprechi e i privilegi nella Pubblica Amministrazione;
g) una riveduta drastica al ribasso degli stipendi di politici, manager, dirigenti pubblici;
i) una riduzione drastica delle tasse e eliminazione di tutti gli acronimi tributari e relative imposizioni.

Si veda per approfondimenti:

http://it.wikipedia.org/wiki/ECHELON

http://it.wikipedia.org/wiki/Datagate

http://it.wikipedia.org/wiki/Edward_Snowden

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