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D.l. “del fare” e reintroduzione della mediazione obbligatoria. CNF sul piede di guerra.

Avvocati

Un incontro il prima possibile tra Consiglio nazionale forense, i presidenti dei 26 Ordini forensi distrettuali in rappresentanza del territorio, Oua e il Ministro della giustizia Annamaria Cancellieri, per ripristinare un confronto sui necessari e organici interventi in materia di giustizia.

Lo ha chiesto oggi il presidente Guido Alpa, inviando al Ministro guardasigilli una lettera in merito alle misure per l’efficienza del sistema giudiziario e la definizione del contenzioso civile, contenute nel decreto legge “del fare”, approvato sabato dal consiglio dei ministri.

La lettera evidenzia la mancata consultazione della Istituzione di rappresentanza della categoria forense nonostante essa sia prevista per legge e nonostante le rassicurazioni in tal senso giunte dallo stesso ministro in occasione degli incontri con le rappresentanze istituzionali e associative dell’Avvocatura.

Il CNF ribadisce innanzitutto la propria contrarietà al solito metodo adottato dai Governi via via succedutisi, di intervenire con decretazione d’urgenza sulla giurisdizione e sull’accesso dei cittadini e, quanto al merito, individua i punti che sollevano “forti criticità”: la reintroduzione della mediazione obbligatoria; i mancati criteri di selezione per il reclutamento di magistrati onorari per le Corti d’appello; l’aver trascurato l’apporto dell’Avvocatura nella definizione di nuove competenze para-giurisdizionali.

La lettera ricorda che il CNF, mosso dalla ferma volontà dell’Avvocatura di cooperare all’amministrazione della giustizia, ha proposto innovativi istituti per deflazionare il carico giudiziario, a costo zero per lo stato, come la negoziazione assistita, la translatio judicii ai procedimenti arbitrali (il passaggio della controversia, a determinate condizioni, dal giudice alle camere arbitrali), senza che dal ministero sia giunta alcuna risposta.

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