CODICE ETICO

 

Premesse

QuotidianoLegale.it (QL) è una rivista giuridica “generalista”, riconosciuta scientifica dall’Anvur nell’Area CUN 12, in formato digitale, con codice ISSN 2975-1985, con periodicità trimestrale, che pubblica regolarmente dall’anno 2020.

La Rivista è “open access”, ovverosia è ad accesso e consultazione pubblica e gratuita, senza necessità di preventiva registrazione al sito web. Sul sito web sono accessibili i singoli contributi e i fascicoli trimestrali con indici in formato PDF.

Gli Autori dei contributi sottoposti e pubblicati dalla Rivista non sono tenuti al pagamento di alcun corrispettivo.

Lo scopo principale della Rivista è quello di favorire un ampio confronto interdisciplinare – anche a livello internazionale – nonché lo sviluppo della ricerca scientifica su tematiche giuridiche. La Rivista, per queste ragioni, accetta sia contributi in italiano sia in lingua straniera (in particolare: inglese, spagnolo, portoghese, francese e tedesco).

I componenti degli organi della Rivista, i suoi collaboratori, nonché gli Autori – che, secondo le linee ANVUR sono in larghissima parte strutturati presso Università italiane e straniere – fanno parte ed aderiscono alla mission a titolo volontario e gratuito.

I prodotti ammessi alla pubblicazione sono: saggi, note a sentenza, recensioni e rubriche (“osservatori”).

La Rivista si ispira al codice etico delle pubblicazioni elaborato da COPE Committee on publication ethics: Best Practice Guidelines for Journal Editors e alle linee guida ANVUR (Regolamento per la classificazione delle riviste approvato con Delibera del 21 dicembre 2023).

I contributi vengono pubblicati sul sito web della Rivista a seguito della valutazione positiva in sede di referaggio e vengono raccolti nei fascicoli trimestrali con numerazione progressiva delle pagine. I contributi, una volta pubblicati sul sito web della Rivista sono immodificabili.

La riproduzione dei contenuti della Rivista da parte di terzi è regolata dalla normativa italiana.

Direttore Responsabile e Direzione scientifica

Il Direttore responsabile impartisce le linee guida generali in ossequio alle scelte compiute dall’Editore ed è responsabile della pubblicazione della Rivista, nonché dell’organizzazione generale della piattaforma.

I Direttori scientifici sono i soggetti, nominati dal Direttore responsabile, che attuano le direttive generali impartite da tale ultimo organo, agendo in maniera autonoma e determinando le linee scientifiche, di ricerca e le tematiche di approfondimento della Rivista.

I Direttori scientifici nominano i membri del Comitato scientifico e i componenti della Redazione.

Il Comitato scientifico e il Comitato scientifico internazionale

Il Comitato scientifico della Rivista ha la funzione di valutare la qualità dei contributi da pubblicare, attraverso il referaggio, evitando il conflitto di interessi ed astenendosi al ricorrere di condizioni tali da influenzare l’operato dell’organo.

Il Comitato scientifico, inoltre, svolge funzione consultiva in favore dei Direttori scientifici e di proposta circa le linee editoriali ed i programmi di ricerca.

Il Comitato scientifico agisce su richiesta della Direzione scientifica e della Redazione della Rivista.

Il Comitato scientifico è composto in prevalenza da Professori Emeriti, Professori Ordinari ed Associati in servizio presso Università italiane. Possono far parte del Comitato scientifico anche esperti di comprovata esperienza in ambito giuridico, accademico o professionale.

Il Comitato scientifico internazionale è composto esclusivamente da Professori strutturati in Università estere, che svolgono le medesime funzioni del Comitato scientifico nazionale e che promuovono il confronto con i sistemi giuridici esteri e la comparazione giuridica.

La Redazione

La Redazione della Rivista è composta da esperti di comprovata esperienza in ambito giuridico, accademico o professionale.

La Redazione ha la funzione di verifica preliminare dei contributi proposti alla Rivista ai fini della pubblicazione, anche in termini di conformità ai criteri redazionali.

La Redazione ha la funzione di coordinamento con il Comitato scientifico e il Comitato scientifico internazionale, cui vengono sottoposti i contributi ai fini del referaggio.

La Redazione si occupa, inoltre, dell’organizzazione di progetti di ricerca, convegni, master e incontri di studio e si relaziona con gli Autori, comunicando l’esito del referaggio.

La Redazione cura la pubblicazione dei contributi sul sito web della Rivista e la formazione del fascicolo.

Requisiti dei prodotti editoriali e procedure di valutazione (referaggio)

La Rivista pubblica soltanto contributi “scientifici”, che abbiano, cioè le seguenti caratteristiche: 1. rilevanza dei temi trattati; 2. chiarezza espositiva; 3. proprietà di linguaggio; 4. accuratezza metodologica; 5. originalità delle soluzioni proposte; 6. attenzione alle prospettive di riforma; 7. prospettiva comparatistica; 8. ampiezza ed accuratezza dei riferimenti giurisprudenziali e bibliografici.

Non sono ammessi a pubblicazione prodotti editoriali già editi, o che siano oggetto di referaggio pendente presso altre riviste. La Redazione e i referee analizzano i contributi proposti alla Rivista anche al fine di evitare il plagio e la violazione del divieto di ripubblicazione.

I contributi devono essere conformi ai criteri redazionali indicati nell’apposita sezione del sito web della Rivista e sono dotati di abstract in lingua italiana e in inglese, oltre che di “parole chiave/keywords”.

Le procedure di referaggio sono informate ai principi di trasparenza e autonomia dei referee e di assenza di conflitti di interesse.

Tutti i contributi, ai fini della pubblicazione nel fascicolo della Rivista, sono sottoposti preventivamente a valutazione, con esito positivo, di almeno un esperto, secondo il criterio della peer review. L’identità del referee è ignota all’Autore. Per garantire la qualità delle pubblicazioni e l’imparzialità delle valutazioni, la Redazione sottopone a valutazione i contributi individuando referee che non possano essere ragionevolmente condizionati da rapporti con l’Autore, provvedendo ad “anonimizzare” gli scritti al fine di impedire l’identificazione dell’Autore stesso da parte del referee.

In caso di esito negativo della valutazione e di rifiuto della pubblicazione, le motivazioni rese dai referee vengono trasmesse all’Autore e non vengono divulgate a terzi.

Nell’ipotesi di contrasto di valutazioni rese sul medesimo contributo, la Direzione scientifica potrà decidere di sottoporre il contributo stesso ad un altro referee.

Nel caso in cui la pubblicazione venga subordinata ad integrazioni o migliorie, nonché ad adattamenti redazionali, la Redazione trasmette le indicazioni all’Autore ai fini della revisione del contributo proposto.

Le operazioni di referaggio sono completate nell’arco di circa 20 giorni dalla sottoposizione del contributo alla Rivista (all’indirizzo mail redazione@quotidianolegale.it). La comunicazione dell’esito del referaggio avviene entro i successivi 3 giorni. La pubblicazione del contributo, approvato nella sua versione definitiva (anche all’esito degli adattamenti editoriali), ha luogo entro 7 giorni successivi. La pubblicazione del contributo all’interno del fascicolo trimestrale avviene di massima entro la seconda settimana successiva alla conclusione del trimestre di riferimento. 

La documentazione di referaggio è conservata dall’Editore anche a fini statistici.

Gli Autori, qualora intendessero riportare il contenuto di sentenze o di opere altrui, nel rispetto dei limiti previsti dalla normativa di riferimento, sono tenuti ad utilizzare il virgolettato e a menzionare la fonte, così come riportato nei criteri redazionali della Rivista.

La violazione da parte dell’Autore delle norme che attengono al diritto d’autore e dei principi declinati nella presente sezione importa l’adozione di un “embargo” di durata proporzionata alla gravità della violazione.

La Rivista riceve e analizza eventuali segnalazioni anche di terzi al fine di garantire il rispetto delle norme editoriali, assicurando ai segnalanti l’assoluto anonimato. La Rivista, inoltre, si impegna a garantire il dibattito successivo alla pubblicazione nelle stesse forme in cui questa avviene e di provvedere ad eventuali modifiche e correzioni, nonché ad eventuali ritiri dando atto delle iniziative adottate in maniera trasparente per il pubblico.

I contributi sono ammessi a pubblicazione solo in ragione del loro contenuto scientifico, senza distinzione di razza, sesso, orientamento sessuale, credo religioso, origine etnica, cittadinanza, nonché di orientamento scientifico, accademico o politico degli Autori.

Riservatezza

Tutti gli organi della Rivista sono tenuti a non divulgare alcuna informazione sui manoscritti ricevuti ad alcun soggetto diverso dagli Autori, dai referees incaricati della valutazione, dal Comitato scientifico nazionale e internazionale, dalla Redazione a seconda dei casi.

Doveri degli autori

Inviando un manoscritto, l’Autore, se il manoscritto è accettato per la pubblicazione, cede all’Editore tutti i diritti di sfruttamento economico, senza limiti di spazio e con tutte le modalità e le tecnologie attualmente esistenti e/o in futuro sviluppate.

La paternità letteraria del manoscritto è limitata a coloro che hanno dato un contributo significativo per l’ideazione, la progettazione, l’esecuzione o l’interpretazione dello studio. Tutti coloro che hanno dato un contributo significativo devono essere elencati come co-autori. Qualora vi siano altri soggetti che abbiano partecipato ad aspetti sostanziali del progetto di ricerca, devono essere riconosciuti ed elencati come contributori nei ringraziamenti. L’Autore di riferimento deve garantire che tutti i relativi co-autori siano inclusi nel manoscritto, che abbiano visto e approvato la versione definitiva dello stesso e che siano d’accordo sulla presentazione per la pubblicazione.

Gli Autori devono indicare nel manoscritto conflitti finanziari o altre tipologie di conflitto di interesse che possono influenzare i risultati o l’interpretazione del manoscritto. Tutte le fonti di sostegno finanziario al progetto devono essere indicate. 

Conflitto di interessi

Un conflitto di interessi può sussistere quando un Autore (o la sua istituzione), un referee o un membro della redazione abbiano rapporti personali o economici che possano influenzare in modo inappropriato il loro comportamento. Questa condizione si verifica anche qualora il conflitto sia solo potenziale. Spetta alla Direzione della Rivista gestire nel miglior modo possibile eventuali conflitti di interessi.

Codice Etico ANVUR

Tutti gli organi e i componenti degli organi della Rivista accettano incondizionatamente il Codice Etico dell’ANVUR e sono tenuti al rispetto della riservatezza. Sono altresì tenuti a dichiarare, in apertura delle procedure di classificazione, gli eventuali conflitti di interesse (dovuti tra l’altro a parentela, affinità o coniugio, appartenenza allo stesso Ateneo, corrente partecipazione agli stessi progetti di ricerca, presenza nel Comitato editoriale di una rivista oggetto di valutazione), con particolare riferimento al ruolo di Direttore ovvero di componente del Comitato editoriale della rivista.

Politica editoriale e di Green Open Access

È possibile che sia prevista una durata di “embargo” ai fini di catalogazione in open access (c.d. “green open access“) di singoli contributi della Rivista in repository istituzionali, per consentire il finanziamento di progetti di ricerca che può essere stabilita in misura non superiore ai due anni. L’Editore, su motivata richiesta dell’interessato, si riserva di consentire, con comunicazione scritta una eventuale durata inferiore dell’”embargo” .