Bocciata anche l’alternativa, chiesta dall’azienda, del mantenimento di un minimo di produzione. La decisione è contenuta nel provvedimento depositato in queste ore dal giudice in cancelleria. “Non c’é spazio per proposte al ribasso da parte dell’Ilva circa gli interventi da svolgere e le somme” da stanziare. “I beni in gioco – salute, vita e ambiente, ma anche il diritto ad un lavoro dignitoso ma non pregiudizievole della salute di un essere umano – non ammettono mercanteggiamenti”.
Nel decreto il gip fa proprie gran parte del parere negativo espresso dalla Procura sulle richieste aziendali e le indicazioni date dal tribunale del riesame nell’agosto scorso.