Si lascia il vecchio codice “da 660 articoli e 1500 commi per passare a 217 articoli attraverso una scelta di semplificazione e recepimento delle direttive europee”. Il Consiglio dei Ministri ha approvato “il codice attuativo della riforma degli appalti”, dopo l’approvazione della delega da parte del Parlamento.
Innanzitutto, come spiega il comunicato finale di Palazzo Chigi, il nuovo codice contiene criteri di semplificazione, snellimento, riduzione delle norme in materia, rispetto del divieto di gold plating. E’ una disciplina autoapplicativa: non prevede, infatti, come in passato, un regolamento di esecuzione e di attuazione, ma l’emanazione di linee guida di carattere generale, da approvare con decreto del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti su proposta dell’Autorità nazionale anticorruzione e previo parere delle competenti commissioni parlamentari. Le linee guida, quale strumento di soft law, contribuiranno ad assicurare la trasparenza, l’omogeneità e la speditezza delle procedure e fornire criteri unitari. Avranno valore di atto di indirizzo generale e consentiranno un aggiornamento costante e coerente con i mutamenti del sistema. Dove sono stati previsti decreti amministrativi attuativi, comunque non di natura regolamentare, è stata individuata, nel regime transitorio, la valenza temporanea di alcune norme del regolamento, relative a contabilità, verifiche e collaudi, per consentire l’immediata applicabilità della nuova normativa. Viene poi regolata la governance, con il rafforzamento dell’Anac nel sostegno alla legalità, il ruolo del Consiglio Superiore del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e l’istituzione della cabina di regìa presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, quale organo di coordinamento e monitoraggio.
Ecco alcune novità:
STOP GARE AL RIBASSO
Stop alle gare al massimo ribasso, la scelta coniuga prezzo e qualità.
RISCHIO OPERATIVO AI PRIVATI
Il tema delle concessioni per la prima volta è stato normato per legge e si stabilisce che il rischio operativo deve essere in carico al privato che non deve essere in grado di rientrare negli investimenti.
RISCHIO DI CORRUZIONE
Cantone: Il nuovo codice «rappresenta una piccola rivoluzione copernicana nel sistema degli appalti nel nostro paese», Afferma il presidente dell’Autorità nazionale anti-corruzione, Raffaele Cantone. «Da sola – continua Cantone – una legge non è in grado di risolvere i problemi e anche questa legge non avrà un effetto salvifico ma alcune novità la porta, anche nel provare a evitare uno dei rischi principale degli appalti, il rischio di corruzione».
PROGETTAZIONE
assume un ruolo fondamentale e si articola in tre livelli: progetto di fattibilità, progetto definitivo e progetto esecutivo. Questo dovrebbe limitare il numero di varianti di progetti e l’aumento di costi e tempi. Sono previsti tre livelli di progettazione: il nuovo progetto di fattibilità tecnica ed economica, il progetto definitivo ed il progetto esecutivo, che viene posto a base di gara. La progettazione deve assicurare il soddisfacimento dei fabbisogni della collettività, la qualità architettonica e tecnico-funzionale dell’opera, un limitato consumo del suolo, il rispetto dei vincoli idrogeologici sismici e forestali e l’efficientamento energetico. Il nuovo progetto di fattibilità sarà redatto sulla base di indagini geologiche e geognostiche, di verifiche preventive dell’assetto archeologico, fermo restando che deve individuare il miglior rapporto tra costi e benefici per la collettività.
CABINA DI REGIA
L’Organo nazionale di riferimento per la cooperazione con la Commissione europea per quanto riguarda l’applicazione della normativa in materia di appalti pubblici e di concessioni.
OFFERTA ECONOMICAMENTE PIÙ VANTAGGIOSA
Sarà abbandonato il criterio del massimo ribasso, resterà solo per le gare di importo più basso, in favore dell’offerta economica più vantaggiosa che permette di valutare anche la qualità dell’offerta e le garanzie offerte in termini sociali e ambientali.
ANAC
All’Autorità è affidato un ruolo centrale nella riforma con funzioni di controllo, monitoraggio ed anche capacità sanzionatorie nonché di adozione di atti di indirizzo quali linee guida, bandi e contratti tipo. «Faremo in modo che ai nuovi compiti corrispondano risorse adeguate, che siano dal bilancio interno o altre risorse si vedrà. Andremo senz’altro incontro a questa sollecitazione di risorse adeguate», ha detto il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, parlando del ruolo dell’Anac – e dell’allarme lanciato recentemente dal suo presidente Raffaele Cantone – al termine del Cdm.
GENERAL CONTRACTOR
Si rivisita profondamente il ruolo per farvi ricorso la stazione appaltante dovrà fornire un’adeguata motivazione, in base a complessità, qualità, sicurezza ed economicità dell’opera. Si vieta al general contractor di esercitare il ruolo di direttore dei lavori.
CONTENZIOSO
Per ridurre il contenzioso si prevede un rito speciale in camera di consiglio del Tar.