Appalti pubblici
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L’Autorità è venuta a conoscenza che nei mesi di marzo e novembre 2017 alcune stazioni appaltanti hanno ricevuto dall’ANAC diffide a procedere all’affidamento di taluni servizi attinenti all’ingegneria e all’architettura a determinate categorie di operatori economici.

Più in particolare, sulla base di presunte segnalazioni, l’Autorità avrebbe diffidato la stazione appaltante a procedere all’affidamento dei servizi a determinate categorie di operatori economici. In tali note si rinvengono molteplici elementi dai quali si evince che le stesse risultano palesemente false.

Al riguardo, è sufficiente segnalare i seguenti indici rivelatori:

  • il carattere utilizzato nell’intestazione per la dicitura “Autorità Nazionale Anticorruzione” non è quello adottato nei nostri documenti ufficiali;
  • la codificazione del protocollo utilizzata, ad esempio “7966/ANA/17”, e più in generale “…./ANA/17” – non corrisponde alla classificazione in uso presso l’Autorità;
  • l’indirizzo indicato in calce alla lettera – “Piazza” Marco Minghetti 10, è diverso da quello effettivo – “Via” Marco Minghetti, 10;
  • sotto un profilo più sostanziale, non rientra nella prassi dell’Anac esprimersi mediante “diffida formale” all’amministrazione destinataria del provvedimento.

Stante la rilevanza penale dei comportamenti posti in essere, peraltro già denunciati in passato e posti all’attenzione degli operatori dalla ex AVCP con Comunicato del 2 febbraio 2007, nonché il grave pregiudizio che possono arrecare al normale svolgimento dell’attività di vigilanza svolta dall’Autorità, si sta provvedendo doverosamente a informare la competente Autorità Giudiziaria.

Al fine di scongiurare ripercussioni negative sul corretto svolgimento delle funzioni pubbliche e sull’attività contrattuale, si richiama l’attenzione delle stazioni appaltanti e degli operatori economici affinché, anche sulla base del presente Comunicato, individuino prontamente eventuali ulteriori analoghi episodi di falso, mettendo al corrente la scrivente, e forniscano all’Autorità Giudiziaria tutti gli elementi utili per le indagini di competenza. Al riguardo, si segnala che le ordinarie comunicazioni dell’Autorità rivolte all’esterno avvengono tramite posta elettronica certificata (protocollo@pec.anticorruzione.it) e pertanto è opportuno che il destinatario ponga attenzione a eventuali note dubbie recapitate in altra forma (es. posta ordinaria, raccomandata, fax).

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