Banche, pubblicate le Linee guida della Camera arbitrale dell’Anac su arbitrati
Serviranno a rendere omogenea la valutazione delle richieste di ristoro dei risparmiatori
La Camera arbitrale dell’Autorità nazionale anticorruzione ha approvato nella seduta del 27 luglio le Linee guida per i giudizi relativi al ristoro dei titolari di strumenti finanziari subordinati acquistati dagli istituti di credito in liquidazione (Cariferrara, Banca Marche, Banca Etruria e Carichieti), in particolare di coloro che non hanno fatto richiesta di indennizzo forfettario o che non avevano i requisiti per accedervi. Le Linee guida, elaborate anche a seguito di un confronto con le associazioni dei consumatori, hanno esclusivamente l’obiettivo di rendere omogenea la valutazione delle eventuali violazioni degli obblighi informativi esigibili dagli istituti bancari in base al Testo unico della finanza.
Fra i vari indici o elementi che possono essere oggetto di valutazione da parte dei collegi arbitrali risultano, per esempio, la presenza di incentivi al personale per far sottoscrivere strumenti finanziari subordinati o altre prassi commerciali suggestive di tale forma di investimento; ma anche i dati relativi alla concentrazione dell’investimento in strumenti finanziari o alla consistenza dell’informazione desumibile circa i rischi connessi a detto genere di operazioni.
Si rammenta che nel sito dell’Autorità dal 12 luglio è disponibile il modulo per l’accesso al Fondo di solidarietà tramite procedura arbitrale. Come previsto dal decreto 83/2017, i richiedenti dovranno fornire nel ricorso le informazioni necessarie a valutare la domanda, allegando la documentazione relativa agli strumenti subordinati acquistati (contratto quadro, moduli di sottoscrizione, attestazione degli ordini eseguiti) e ogni altro atto rilevante ai fini della valutazione della domanda risarcitoria (ad es. il documento sui rischi generali dell’investimento, la scheda prodotto, i rendiconti periodici).
Gli investitori in strumenti finanziari subordinati di banche in liquidazione che vogliono accedere al Fondo di solidarietà tramite la procedura arbitrale possono presentare ricorso esclusivamente attraverso l’apposito modulo da trasmettere al seguente indirizzo: [email protected]
In alternativa, ove il ricorrente non risulti assistito, il ricorso può essere presentato su supporto cartaceo e inviato al Collegio arbitrale presso la sede dell’ANAC – Via M. Minghetti, 10 – 00187 Roma
Modulo
(Data di pubblicazione 12 luglio 2017)
Normativa di riferimento: Decreto del MEF 9 maggio 2017, n. 83; DPCM 28 aprile 2017, n. 82
Linee guida – formato pdf (98 Kb)