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AGENZIA DELLE ENTRATE REDDITEST: siamo tutti spiati?

E’ stato svelato dall’agenzia delle Entrate il funzionamento del tanto atteso «redditest»: il software per l’auto-diagnosi della coerenza fiscale illustrato ieri alle associazioni di categoria e ai professionisti in un incontro riservato e che, da questa mattina, si può scaricare online, dal sito dell’Agenzia delle Entrate, direttamente sul proprio pc senza lasciare alcuna traccia sul web.

Durante l’incontro, inoltre, è stato illustrato il nuovo accertamento sintetico (c.d. nuovo redditometro), che sarà utilizzato dai funzionari dell’Agenzia delle Entrate per i controlli relativi al periodo d’imposta 2009 e successivi.

Il ReddiTest.
E’ uno strumento di compliance che serve a orientare il contribuente sulla coerenza tra il reddito del proprio nucleo familiare e le spese sostenute nell’anno. Per dare inizio al test occorre indicare la composizione della famiglia e il comune di residenza. Vanno poi inserite le spese più significative sostenute dal nucleo familiare durante l’anno. Le voci di spesa sono state aggregate in 7 macro-categorie: abitazione, mezzi di trasporto, assicurazioni e contributi, istruzione, tempo libero e cura della persona, spese varie, investimenti immobiliari e mobiliari netti. Terminata la compilazione, appare un messaggio di coerenza (“semaforo” verde) o di incoerenza (“semaforo” rosso).

Da una prima simulazione attuata sulle famiglie italiane per definire il Redditest, risulta attraverso il nuovo redditometro che 4,3 milioni di dichiarazioni non sono coerenti. Inoltre, quasi un milione di famiglie dichiara redditi “molto vicini allo zero” ma spende molto, molto di più. Lo ha affermato il direttore generale dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, presentando i nuovi strumenti a disposizione del fisco. Le famiglie devono quindi temere controlli?

«Se uno non é evasore e spende quello che guadagna o ha risparmiato, – dichiara il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera – non ha nulla da temere. Il problema ce l’avrà chi é evasore, perché con i quattrini che evade danneggia la nostra economia».

Sul canale YouTube dell’Agenzia, “Entrate in video” www.youtube.com/entrateinvideo – sono disponibili un filmato che illustra passo dopo passo il funzionamento del ReddiTest e un cartoon che risponde ai dubbi dei contribuenti sul nuovo software. Il nuovo accertamento sintetico – Il nuovo strumento previsto dal Dl n. 78/2010 si applica a partire dall’anno di imposta 2009 e tiene conto inoltre di 100 voci di spesa. Si tratta di un metodo di ricostruzione del reddito che, a differenza del passato, non si basa su presunzioni originate dall’applicazione di coefficienti, bensì su dati certi (spese sostenute) e situazioni di fatto (spese medie di tipo corrente, risultanti dall’analisi annuale dell’Istat).

Alla molteplicità delle informazioni utilizzate si aggiunge la garanzia del doppio contraddittorio obbligatorio. L’Agenzia è, infatti, tenuta a dialogare con il contribuente:

– in fase preventiva, chiedendogli di fornire chiarimenti e di integrare, con i dati in suo possesso, le informazioni a disposizione dell’Amministrazione;
– in una eventuale seconda fase, per definire la ricostruzione del reddito in adesione.

In questo modo il contribuente può sempre fornire la prova contraria prima della quantificazione della pretesa.

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