Ambiente e sicurezza nel Programma di lavoro della Commissione Europea per il 2015: una prima disamina
di Valentina Cavanna[1]
Il 16 dicembre la Commissione Europea ha adottato il Programma di lavoro per il 2015, spiegando le azioni che intende intraprendere, nonché le iniziative già in corso per le quali propone il ritiro o la modifica. Detto Programma di lavoro si articola in 23 iniziative nuove, avanzate dalla Commissione Juncker in base agli orientamenti politici esposti al Parlamento europeo, e nelle 80 proposte esistenti che, per motivi tecnici o politici, la Commissione propone di ritirare o modificare.
Nel Programma si afferma che la Commissione si concentrerà sulle “grandi cose”, come occupazione e crescita, in linea con le dieci priorità indicate negli orientamenti politici del Presidente Jucker. A tal fine, le norme verranno riviste (o cancellate) in modo che siano in linea con queste priorità.
Nel preparare il Programma di lavoro la Commissione ha esaminato tutte le proposte che sono attualmente in attesa di una decisione da parte del Parlamento Europeo e del Consiglio. La Commissione ritiene che il tempo e l’energia vadano investiti in quelle proposte che avranno un maggiore impatto sull’occupazione e sulla crescita. Per questo, alcune proposte saranno mantenute ed adottate; altre verranno modificate per renderle coerenti con le dieci priorità ed altre saranno eliminate. La Commissione afferma comunque di restare fortemente impegnata in relazione agli obiettivi di molte delle proposte destinate al ritiro: per tale motivo alcune di esse verranno sostituite con altre proposte.
L’Allegato I al Programma elenca le 23 nuove iniziative per il 2015; l’Allegato II indica le proposte che verranno eliminate o modificate. Infine, l’Allegato IV informa circa le normative che diventeranno applicabili nel 2015.
Si segnala, in particolare, che la Commissione afferma di voler incoraggiare gli investimenti, l’occupazione e la crescita. Una normativa ben scritta ed una effettiva implementazione possono avere un considerevole impatto sulla crescita e l’innovazione. Si stima che il valore del mercato globale delle “eco-industrie” sia di almeno 3.000 miliardi di euro e, secondo le previsioni, tale valore dovrebbe raddoppiarsi entro il 2020. La proposta relativa all’economia circolare rinforzerà questo trend, contribuendo alla crescita verde.
Inoltre, la Commissione intende combattere il riscaldamento globale, in vista della Conferenza UNFCCC che si terrà a Parigi alla fine del 2015[2], cominciando a programmare le proposte legislative per l’implementazione del Pacchetto Clima ed Energia 2030[3].
Tra le nuove iniziative, si segnala innanzitutto il Quadro Strategico per un’Unione dell’Energia, che sarà focalizzato sulla sicurezza nell’approvvigionamento energetico, sull’integrazione dei mercati energetici nazionali, sulla riduzione della domanda energetica europea, sulla decarbonizzazione del mix energetico e sulla promozione della ricerca e dell’innovazione in campo energetico. Ciò includerà a revisione del sistema europeo “Emission Trading” come parte del quadro legislativo successivo al 2020. Un’altra iniziativa consiste nel delineare la visione ed il contributo dell’Unione Europea in tema di cambiamento climatico in vista della Conferenza di Parigi.
Tra le proposte destinate al ritiro/alla modifica vi sono:
– Proposta di Direttiva concernente la riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici e che modifica la direttiva 2003/35/CE[4] – è destinata ad essere modificata sulla base del Pacchetto Energia e Clima 2030;
– Proposta di Direttiva che modifica le direttive 2008/98/CE relativa ai rifiuti, 94/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio, 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti, 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso, 2006/66/CE relativa a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori e 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche[5] – sarà sostituita con una nuova proposta alla fine del 2015 in modo da promuovere l’economia circolare;
– Proposta di Direttiva recante modifica della direttiva 92/85/CE e del Consiglio concernente l’attuazione di misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute sul lavoro delle lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento – qualora non sia trovato un accordo entro sei mesi, verrà sostituita da una nuova proposta[6].
Tra le normative che troveranno applicazione nel corso del 2015 vi sono:
– Regolamento (UE) n. 1143/2014 del 22 ottobre 2014 recante disposizioni volte a prevenire e gestire l’introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive[7];
– Regolamento (UE) n. 752/2014 del 24 giugno 2014[8] che sostituisce l’allegato I del regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente i livelli massimi di residui di antiparassitari nei o sui prodotti alimentari e mangimi di origine vegetale e animale;
– Regolamento (UE) n. 301/2014 del 25 marzo 2014[9] che modifica l’allegato XVII del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH), per quanto riguarda i composti del cromo VI;
– Direttiva 2014/27/UE del 26 febbraio 2014[10] che modifica le direttive 92/58/CEE, 92/85/CEE, 94/33/CE, 98/24/CE del Consiglio e la direttiva 2004/37/CE del Parlamento europeo e del Consiglio allo scopo di allinearle al regolamento (CE) n. 1272/2008 relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele;
– Direttiva 2012/18/UE del 4 luglio 2012[11] sul controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose, recante modifica e successiva abrogazione della direttiva 96/82/CE del Consiglio (c.d. Seveso III);
– Regolamento (CE) n. 1336/2008 del 16 dicembre 2008[12] recante modifica del regolamento (CE) n. 648/2004 per adeguarlo al regolamento (CE) n. 1272/2008 relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele;
– Direttiva 2013/56/UE del 20 novembre 2013[13], che modifica la direttiva 2006/66/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori per quanto riguarda l’immissione sul mercato di batterie portatili e di accumulatori contenenti cadmio destinati a essere utilizzati negli utensili elettrici senza fili e di pile a bottone con un basso tenore di mercurio, e che abroga la decisione 2009/603/CE della Commissione;
– Direttiva 2013/39/UE del 12 agosto 2013[14] che modifica le direttive 2000/60/CE e 2008/105/CE per quanto riguarda le sostanze prioritarie nel settore della politica delle acque;
– Regolamento (UE) n. 511/2014 del 16 aprile 2014[15], sulle misure di conformità per gli utilizzatori risultanti dal protocollo di Nagoya relativo all’accesso alle risorse genetiche e alla giusta ed equa ripartizione dei benefici derivanti dalla loro utilizzazione nell’Unione;
– Regolamento di esecuzione (UE) n. 400/2014 della Commissione del 22 aprile 2014[16] relativo a un programma coordinato di controllo pluriennale dell’Unione per il 2015, il 2016 e il 2017, destinato a garantire il rispetto dei livelli massimi di residui di antiparassitari e a valutare l’esposizione dei consumatori ai residui di antiparassitari nei e sui prodotti alimentari di origine vegetale e animale.
Siti di riferimento:
– comunicato stampa: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-2703_it.htm
– il Programma di lavoro: http://ec.europa.eu/atwork/pdf/cwp_2015_en.pdf
– Allegato I – le 23 iniziative: http://ec.europa.eu/atwork/pdf/cwp_2015_new_initiatives_en.pdf
– Allegato II – le proposte che saranno ritirate o modificate: http://ec.europa.eu/atwork/pdf/cwp_2015_withdrawals_en.pdf
– Allegato IV – Legislazione che diventa applicabile nel 2015: http://ec.europa.eu/atwork/pdf/cwp_2015_legislation_en.pdf
[1] Avvocato.
[2] Si tratta della ventunesima Conferenza sul cambiamento climatico. La ventesima, tenutasi a Lima, si è da poco conclusa: http://unfccc.int/meetings/lima_dec_2014/meeting/8141.php.
[3] Maggiori informazioni all’indirizzo http://ec.europa.eu/energy/2030_en.htm.
[4] All’indirizzo http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:52013PC0920&from=EN.
[5] All’indirizzo http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:52014PC0397&from=IT.
[6] L’annuncio del ritiro era già compreso nella comunicazione REFIT del 18 giugno 2014: http://ec.europa.eu/transparency/regdoc/rep/1/2014/IT/1-2014-368-IT-F1-1.Pdf.
[7] All’indirizzo http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:32014R1143&from=EN.
[8] All’indirizzo http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:32014R0752&from=EN.
[9] All’indirizzo http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:32014R0301&from=EN.
[10] All’indirizzo http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:32014L0027&from=EN.
[11] All’indirizzo http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=OJ:L:2012:197:FULL&from=IT.
[12] All’indirizzo http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:32008R1336&from=EN.
[13] All’indirizzo http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:32013L0056&qid=1418908805807&from=IT.
[14] All’indirizzo http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:32013L0039&qid=1418908900101&from=IT.
[15] All’indirizzo http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:32014R0511&qid=1418908978281&from=IT.
[16] All’indirizzo http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:32014R0400&from=EN.