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Di Fulvio Conti Guglia. Spending review: 4,2 miliardi di tagli entro giugno e poi?
Spending review o “analisi di spesa”, forse sarebbe meglio chiamarla “tagli agli sprechi“. Presentato il piano Bondi che illustra il lavoro condotto sino ad oggi e consegnato, come previsto dal Decreto Legge pubblicato l’8 maggio sulla Gazzetta Ufficiale, il «Cronoprogramma» per la razionalizzazione della spesa dell’acquisto di beni e servizi.

Tre le macro aree d’intervento individuate dal Commissario: ottimizzazione dei prezzi e dei costi; delle quantità e dei consumi; integrazione e razionalizzazione degli strumenti già esistenti per raggiungere lo scopo del contenimento della spesa.

Sembra che siano state prese in considerazione anche le segnalazioni dei cittadini. Se questo risultasse vero si vedranno presto ottimi risultati anche se contrastanti con le dichiarazione di Napolitano con il suo: «No ai tagli col machete». Infatti, gli italiani contro gli sprechi nelle P.A. vorrebbero usare armi molto più taglienti e più devastanti di un semplice machete.

Il Comitato interministeriale per la revisione della spesa tornerà a riunirsi il 12 giugno prossimo, «quando saranno disponibili i risultati della spending review interna effettuata dai singoli ministeri». Lo ha comunicato il governo al termine della riunione, specificando che «ciascun ministro deve proporre entro il 31 maggio 2012 un progetto contenente sia gli interventi di revisione e riduzione della spesa atti a generare i risparmi previsti, sia misure di razionalizzazione organizzativa e di risparmio per gli esercizi futuri».

Il rischio? che tutto cambi affinché tutto rimanga com’è, grandi annunci e niente “veri” tagli. Solo promesse come i tagli sulla politica, l’abolizione delle province, la riduzione dei privilegi… . Una proposta non inviata al ministero: e se si tornasse a fare politica a titolo gratuito, nello spirito del volontariato e del senso civico che ogni cittadino dovrebbe avere?

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