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CORONAVIRUS: RIFLESSIONI SEMISERIE.

 

Gianfranco e Fulvio Conti Guglia

 

Ai 12 benevoli lettori ci permettiamo di evidenziare alcuni fatti ed una lettura alternativa della vicenda coronavirus:

Nella conferenza stampa del 20.3.2020 l’ISS (Istituto Superiore della Sanità) dichiara che l’età dei decessi si attesta sugli 80 anni, di cui il 50% con almeno tre patologie gravi pregresse;

il 25% con almeno due patologie,

il 24,2% con una sola patologia.

I morti per solo coronavirus sono lo 0,8% tuttavia su tale ultimo dato l’ISS non specifica l’età media che si ha ragione di credere non inferiore agli 84 anni.

Tale dato è uguale in percentuale a quello dichiarato nella conferenza stampa del 18.3 ed in quelle precedenti.

L’ISS certifica nel proprio sito che nel 2019 vi sono stati 8.000 decessi causati dalla comune influenza stagionale.

Premesso quanto sopra ripercorriamo brevemente le note vicende, quale promemoria:

  1. Già nel mese di gennaio il governo presieduto da Conte versa in serie difficoltà e, privo di una vincente strategia, subisce la diaspora dei deputati 5 stelle e le spallate sempre più violente di Salvini.

  2. Il 30.1.2020 vengono ricoverati allo Spallanzani una coppia di cinesi, lo stesso giorno OMS dichiara l’emergenza globale e qualche giorno dopo viene individuato il paziente uno (non è mai stato identificato il paziente zero).

  3. Il 21 e 22 febbraio si registrano i primi contagi nel Lodigiano e nel Veneto.

  4. Si profila l’opportunità di sfruttare una crisi sanitaria, ancora in fieri, per ottenere una maggiore tolleranza sugli scostamenti di bilancio e/o far si che le spese per la sanità non vengano conteggiate a deficit e nel contempo silenziare Salvini.

  5. per certificare la gravità della crisi vengono pertanto adottate nuove misure che tuttavia non sembrano sostenibili e non reggono alla comparazione costi benefici, considerato che penalizzano pesantemente, e probabilmente in modo non reversibile, gran parte delle aziende della Lombardia e del Veneto.

  6. Il governo non può più fare marcia indietro ed il 7 marzo tutta la Lombardia è dichiarata zona rossa, il punto di non ritorno è superato.

  1. la notizia è fatta trapelare, oltre 180.000 residenti lasciano la Lombardia ed affollano i treni per il Sud; spinti dal timore di restare “intrappolati” si stipano anche nei corridoi di treni superaffollati che li riportano a casa per il sospirato “abbraccio” ai propri cari, spesso genitori avanti con l’età. In tanti pensano che la diffusione della notizia con largo anticipo rispetto all’effettiva chiusura dei confini non fosse frutto di una improvvida scelta governativa e servisse ad alleggerire il servizio sanitario lombardo con l’accettazione, quale danno collaterale, del rischio della diffusione del contagio in tutta Italia. In realtà, lo scopo della diffusione della notizia della prossima chiusura dei confini lombardi aveva probabilmente lo specifico e diretto effetto di fare in modo che il contagio, o la probabilità del contagio, si diffondesse in tutta Italia e la stessa fosse trattata nella sua interezza quale zona rossa.

  2. Dal tentativo di ottenere che le spese per la sanità non fossero conteggiate a deficit si passa a quello più ambizioso di far saltare il patto di stabilità ed a tal fine la dichiarazione di pandemia è indispensabile.

  3. il 10 marzo tutta l’Italia è zona rossa, i dati sull’epidemia diventano preoccupanti e si legittima la dichiarazione di pandemia da parte dell’OMS, che puntualmente arriva giorno 11.

  4. Ed ecco che la pandemia si trasforma in opportunità non solo per l’Italia: Francia e Spagna, i cui governi sono in evidente difficoltà, adottano il modello Italia utile per discostarsi dal patto di stabilità e distrarre l’opinione pubblica.

  5. La Merkel capisce l’andazzo e, per non restare penalizzata, dichiara la gravità dell’epidemia, vengono così legittimati aiuti di stato per 500 miliardi di euro, altrimenti vietati.

  6. Trump si rende conto dell’impossibilità di difendere i tagli alla sanità nella prossima tornata elettorale e con una clamorosa marcia indietro dichiara a) la gravità dell’epidemia b) la responsabilità della Cina; stanzia 1000 miliardi di dollari per la lotta al coronavirus e, con la nuova liquidità destinata solo in parte a far dimenticare i tagli alla sanità, si finanzierà la campagna elettorale

A quanto sopra si aggiunga:

Dall’inizio dell’epidemia tutti i media insistono sul numero dei morti, non danno alcun peso alla composizione statistica dei decessi fornita dell’ISS ed evidenziata quale premessa, e con messaggi continui che fanno appello al sentimento degli spettatori veicolano messaggi che ne fomentano la paura con il risultato di abbassare le difese immunitarie della categoria più a rischio, gli anziani incollati alla tv.

Legittimano una violazione certa dei diritti di libertà a favore di una incerta tutela della salute.

Sono incessanti i richiami al sentimento d’unità ed al patriottismo e trascurano l’insegnamento di Samuel Johnson, secondo il quale “il patriottismo è l’ultimo rifugio dei disonesti.

Restano comunque forti dubbi sulle modalità di comunicazione e sui contenuti delle informazioni fornite dai media.

Gli anziani affetti anche da coronavirus sono privati della dignità di morire nel proprio letto circondati dai familiari, muoiono da soli negli ospedali, non vengono celebrati i funerali e solo pochi fruiscono del conforto di anziani sacerdoti che per l’età che hanno si espongono ad altissimi rischi.

IL 19 marzo il governatore della regione Sicilia finalmente riesce a dar sfogo alle sue mai celate vocazioni ed emette una velleitaria ulteriore ordinanza, la terza della serie, chiaramente illegittima perché in palese violazione di diritti fondamentali.

Il più volte invocato intervento dell’esercito per fermare i podisti diviene realtà.

Come i loro maestri, ritengono tanti governatori di regione che la persuasione possa realizzarsi attraverso strumenti diversi: la ragione è uno di questi, il manganello l’altro. Una volta che l’oppositore è stato persuaso compiutamente lo strumento della persuasione può essere dimenticato.

Viene sdoganata la possibilità che per ragioni di salute e/o di sicurezza possano essere lesi i diritti di libertà che la costituzione pone al vertice della scala dei valori, l’isolamento e la diffidenza verso l’altro è imposta per legge.

Infine, il diffondersi della notizia della probabile prossima riduzione del numero delle ore di apertura al pubblico degli esercizi commerciali ha già portato alla ovvia conseguenza di formazione di code interminabili fuori le attività commerciale, con l’evidente aggravamento del rischio di contagio. Non si può correre nei parchi ma si deve stare in fila per ore ad aspettare il proprio turno.

Incidenter tantum, i provvedimenti dei sindaci che dovessero ridurre gli orari di apertura al pubblico degli esercizi commerciali essenziali potrebbero essere illegittimi per eccesso di potere.

Per diradare tutti i dubbi che ci pone la valutazione dei fatti esposti ed accertare l’effettiva forza letale del coronavirus sarebbe opportuno selezionare un campione sufficientemente rappresentativo della popolazione, che potrebbe essere costituito da 1000 persone, al fine di individuare i soggetti che hanno avuto il coronavirus e siano guariti, quelli asintomatici, i contagiati che accusano sintomi lievi e infine i malati più gravi ed i decessi a causa del coronavirus.

Solo se i dati dello ISS dovessero essere smentiti, e ci auguriamo di no, potremo ricrederci sul fatto che il coronavirus si sia rivelato una grande opportunità politica e mediatica oltre che finanziaria, non si dimentichi che dai tracolli della borsa c’è qualcuno che ha già tratto e continuerà a trarre immensi profitti e che presumibilmente l’audience delle trasmissioni televisive toccherà vette mai raggiunte.

Concludiamo con qualche domanda: le misure in atto sono idonee a scongiurare il formarsi tra qualche mese di nuovi focolai e che provvedimenti saranno adottati per scongiurare il fenomeno dei contagi di ritorno? Resteranno chiuse le frontiere fino alla scoperta del vaccino e con quale ricaduta su tutti i lavoratori occupati nel turismo? chi comprerà ed a quale prezzo i prodotti italiani? Quanti anni ci vorranno per tornare ai livelli occupazionali ante virus? Il blocco delle attività produttive è veramente funzionale alla tutela degli anziani e dei soggetti più deboli?

 

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