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ducatiBOLOGNA – Luce verde della Commissione europea all’acquisizione della Ducati da parte dell’Audi. Il passaggio della storica casa motociclistica italiana al gruppo automobilistico tedesco, secondo Bruxelles, non presenta alcun problema dal punto di vista della concorrenza e delle norme europee sulle concentrazioni.

L’acquisto risale allo scorso mese di aprile: la casa automobilistica di Ingolstadt, controllata dal gruppo Volkswagen, ha raggiunto l’accordo per acquistare la marca bolognese di motociclette dal fondo Investindustrial per un prezzo di circa 860 milioni di euro (cui si aggiunge l’accollo dei debiti). Oltre a Investindustrial anche gli altri azionisti di Ducati – Hospitals of Ontario Pension Plan (che ha il 10% circa) e BS Investimenti, con il 20% – venderanno ad Audi le rispettive partecipazioni. L’operazione è stata approvata ad Amburgo dai consigli di sorveglianza di Audi e di Volkswagen, che hanno anche scelto il Messico come localizzazione della futura fabbrica di Audi in Nordamerica: l’impianto entrerà in funzione nel 2016 e produrrà inizialmente un Suv.

L’annuncio su Ducati arriva dopo mesi di indiscrezioni su possibili acquirenti (tra cui anche Mercedes) e su una eventuale quotazione in Borsa. Per quanto riguarda Investindustrial, l’operazione rappresenta la seconda cessione di una partecipata italiana all’estero in pochi mesi, dopo la vendita della Permasteelisa al giapponese Js Group. Mantenere la cosiddetta italianità «non è una soluzione facile, perché per questo tipo di aziende non ci sono compratori di dimensioni sufficienti in Italia» dice Andrea Bonomi, presidente di Investindustrial. Quest’ultima può disporre di una liquidità di 1,4 miliardi di euro, che verrà investita «con gli stessi criteri seguiti finora, ovvero in aziende italiane da globalizzare».

GUUE C 197-1_acquisizione_ducati_audi

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